Quasi 1.500 morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno, durante il quale la Spagna ha superato l’Italia per numero di arrivi. Lo comunica l’Organizzazione internazionale per le migrazioni rendendo noto che dall’inizio del 2018 sono 1.443 persone sono decedute mentre tentavano di raggiungere le coste europee. La rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia resta la più letale, con 1.104 vittime registrate da gennaio, quasi quattro volte il numero degli annegamenti sulla rotta per la Spagna (294), benché i numeri degli arrivi nei due Paesi siano quasi identici.
Da gennaio nella penisola iberica sono arrivati via mare in totale 18.016 migranti, contro i circa 6.500 nello stesso periodo del 2017, mentre altri 3mila sono arrivati tramite Ceuta e Melilla, enclave spagnole in territorio marocchino. In Italia, invece, dall’inizio del 2018 gli arrivi via mare sono saliti a 17.827, mentre nello stesso periodo del 2017 erano arrivate 93.237 persone, calate fortemente a seguito dell’accordo di metà luglio 2017 con i guardacoste libici.
Secondo l’Oim, il numero di migranti arrivati in Europa dal Mediterraneo nel 2018 ha superato la soglia dei 50mila, cioè circa due volte in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. “Come avevamo previsto diverse settimane fa, la Spagna è diventata la rotta più attiva per i migranti africani e per le persone che utilizzano l’Africa come trampolino verso l’Europa”, ha dichiarato il portavoce Joel Millman. All’inizio di luglio il numero uno di Frontex, Fabrice Leggeri, aveva sottolineato che la Spagna sarebbe potuta diventare a poco a poco il nuovo punto di arrivo scelto dai migranti provenienti dall’Africa visto che la rotta che passa per la Libia diventa sempre più difficile per l’aumento dei pattugliamenti da parte della guardia costiera di Tripoli.
Gli arrivi di migranti irregolari via mare in Spagna ha conosciuto un forte aumento nelle ultime settimane, con 9.866 arrivi registrati da giugno, cioè più che nei cinque primi mesi dell’anno, quando erano stati 8.150, sempre secondo i dati Oim. Nonostante questo aumento, “siamo felici di segnalare che ci sono pochi morti rispetto al numero di persone” che hanno intrapreso questa rotta marittima verso la Spagna, ha detto il portavoce Millman, segnalando che invece al contrario da questo punto di vista la situazione è “terribile nel corso di questi ultimi giorni” dall’altra parte del Mediterraneo, con molti migranti annegati nel nord della Libia.