Quelli dei due manager saranno i nomi che i Cinquestelle voteranno in Parlamento in vista dell'elezione di 4 dei 7 componenti del nuovo cda
Beatrice Coletti e Paolo Cellini sono i nomi indicati dal voto on line del Movimento 5 stelle per il nuovo consiglio d’amministrazione della Rai. “Hanno partecipato alla votazione 20.028 iscritti certificati”, è il post pubblicato sul blog delle Stelle. Coletti, ex manager di numerosi canali tv, ha ricevuto 6577 preferenze, mentre Paolo Cellini – ex dirigente in diverse multinazionali – 4253″. Esclusi invece la giornalista del Tg1 Claudia Mazzola (4005 voti), il documentarista Enrico Ventrice (2779) e l’avvocato Paolo Favale (2414). Paolo Cellini ha lavorato in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Israele in multinazionali americane come Microsoft e Disney e in Italia come ad e dg e componente del cda di aziende pubbliche e private nei settori media/high tech e retail. Insegna Economia digitale alla Luiss. Beatrice Coletti ha ricoperto ruoli di ad e direttore di canali tv e 26 anni di esperienza in diversi comparti del settore. E’ stata tra l’altro capo delle produzioni del Gruppo Fox e si è occupata delle startup dei canali italiani e della creazione dei canali Fox Crime e Fox Life; dirigente di TI Media come responsabile delle produzioni News e Sport di La7 Televisioni, capo delle produzioni di Fremantle Media Italia e consulente di Sky.
Coletti e Cellini dunque saranno i nomi che il M5s voterà alla Camera e al Senato, alle quali viene attribuita l’elezione di 4 consiglieri dei 7 che comporranno il nuovo cda. Le prime votazioni saranno domani a Montecitorio. Altri due saranno scelti dal consiglio dei ministri, mentre il settimo sarà designato dall’assemblea dei dipendenti dell’azienda. Secondo fonti di maggioranza, lo schema di un accordo politico prevedrebbe un consigliere indicato dal M5s, uno dalla Lega, uno da Fratelli d’Italia e uno dal Pd.
Proprio oggi il presidente della Camera Roberto Fico (che nella scorsa legislatura è stato presidente della commissione di Vigilanza) aveva detto che “la Rai diventa una grande azienda e si salva se sarà una Rai indipendente, libera e dove il merito e, solo il merito, agisce nelle scelte. Deve finire l’era delle appartenenze politiche, l’era delle aree di riferimento culturali, dell’influenza del governo e della politica sui giornalisti Rai e dei giornalisti Rai sulla politica, perché negli anni è stato un principio di vasi comunicanti”. Per Fico “si deve cambiare tutto, partendo dal Consiglio di amministrazione, per fare scelte libere e ridare dignità totale a un’azienda fondamentale per il Paese”.