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Francia, picchiò manifestanti a Parigi vestito da agente: indagato collaboratore di Macron

Un collaboratore del presidente francese Emmanuel Macron, Alexandre Benalla, ha picchiato un manifestante il primo maggio scorso a Parigi. È quanto emerge da una ricostruzione pubblicata su Le Monde online, in cui si precisa che Benalla era coperto da un casco con la visiera delle forze dell’ordine. Una notizia che trova riscontro anche in alcuni video amatoriali pubblicati sui social network in quei giorni (come quello diffuso dall’utente di Twitter @FallaitPasSuppr di cui pubblichiamo un estratto) e su cui ora sta indagando anche la procura di Parigi, che vuole fare chiarezza sul comportamento del collaboratore.

Secondo Le Monde, il collaboratore di Macron – uno dei uno dei responsabili della sicurezza del futuro presidente durante la campagna elettorale, e ora assunto all’Eliseo come consigliere del vice-capo di gabinetto François-Xavier Lauch – se l’è cavata con una sospensione di quindici giorni ma ha ancora il suo incarico con ufficio all’Eliseo. Una sanzione inflitta in modo molto discreto. Fino ad oggi, le presunte violenze erano rimaste coperte. Il primo maggio scorso, Benalla, coperto da un casco con la visiera delle forze dell’ordine, malgrado non sia un agente di polizia, avrebbe tirato per il collo una ragazza dai capelli castani, poi colpito un ragazzo, già a terra, circondato dagli agenti della compagnia repubblicana di sicurezza (Crs). Interpellato da Le Monde, il diretto interessato si è rifiutato di confermare o smentire la sua presenza in Place de la Contrescarpe. Il capo di gabinetto di Macron, Patrick Strzonda, ha invece confermato al giornale che l’uomo del video, implicato nelle violenze del primo maggio, è proprio lui.

“Un comportamento inaccettabile“. Dopo lunghe ore di silenzio, così l’Eliseoha commentato il caso di Benalla. In un breve intervento, il portavoce del Palazzo, Bruno Roger Petit, ha riconosciuto che Benalla ha “ampiamente superato le sue funzioni” ed è stato sanzionato con una sospensione temporanea di 15 giorni dal suo incarico, poi declassato a un ruolo amministrativo meno importante di quello che aveva prima. Petit ha confermato che Benalla non è infatti più responsabile della sicurezza nelle trasferte di Macron ma si occupa solo di eventi all’interno dell’Eliseo. “Questa sanzione – ha commentato – è la più grave mai presa contro un collaboratore dell’Eliseo”, assicura, malgrado sia rimasto un regolare dipendente della presidente. Ha quindi aggiunto che “la sanzione presa dall’Eliseo è stata notificata come un ultimo avvertimento”.

Giustificazioni che però non sono bastate a placare l’ira delle opposizioni che chiedono sanzioni esemplari nei confronti del consigliere-picchiatore. Anche perché Benalla era a bordo del pullman dei Bleus al ritorno dai Mondiali di Russia lunedì scorso. Lo ha riferito da Dominique Rizet, esperto di polizia e giustizia di BFM-TV, mostrando una foto di Benalla al fianco dei pullman dell’Equipe de France, il 16 luglio, per la sfilata sugli Champs-Elysées. Secondo l’ emittente, la sua presenza in quel contesto non appare coerente con le sanzioni che l’Eliseo dice di aver assunto contro il sospetto funzionario picchiatore. Dopo la finale della Coppa del Mondo, dice Rizet, “era all’aeroporto di Roissy, si è occupato della sicurezza dei Bleus, era nel bus quando ha attraversato gli Champs-Elysées”. intanto la procura di Parigi fa sapere di aver aperto un indagine preliminare per accertare il suo comportamento.