L'uomo, un egiziano di 61 anni, secondo l'accusa, aveva caricato la donna all'uscita di un noto locale della movida e ha poi approfittato di lei in un parcheggio vicino all'appartamento. Positivi i test del dna sulla donna e sulla maglietta
Aveva preso il taxi irregolare dopo una serata trascorsa con amici in un locale della movida di Milano. Ma al suo risveglio si era accorta di essere stata violentata dal conducente, che aveva approfittato della sua ubriachezza. Ora, a oltre un mese dai fatti, i carabinieri hanno arrestato un tassista abusivo su ordine del gip del tribunale milanese che ha emesso la misura cautelare su richiesta del procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e il pm Gianluca Prisco, attivatisi dopo la denuncia della giovane.
L’accusa per l’uomo, un egiziano di 61 anni, è di aver stuprato la cliente di 20 anni, che si era rivolta a lui all’uscita della nota discoteca Old Fashion, dove la ragazza aveva passato la serata insieme ad alcuni amici. Come accaduto altre volte, secondo la denuncia, al termine della serata la ragazza ha raggiunto un chiosco lì vicino dove si riuniscono i tassisti abusivi. Lì ha incontrato l’egiziano, vedovo con figli e senza precedenti, del quale aveva il numero di telefono poiché altre volte era stata accompagnata a casa ma sempre in compagnia di altre persone.
Stavolta la 20enne era sola e molto ubriaca, al punto da ricordare solo l’indomani alcuni frammenti della notte. Tra questi c’è la frase che il tassista le ha detto portandola a casa, quando lei ha tentato di pagare la corsa: “Questa volta è gratis”, le ha detto il 61enne, da trenta in Italia. Poi sarebbe scattata la violenza, avvenuta in un parcheggio poco distante dall’appartamento. Gli investigatori hanno svolto accertamenti sui tabulati e hanno atteso gli esiti (risultati positivi) dei test del dna sulla vittima e sulla maglietta.