Per il più grande sciopero di Ryanair rimarranno a terra 100.000 passeggeri. La compagnia irlandese non volerà infatti nelle giornate di mercoledì 25 e giovedì 26 luglio verso il Belgio, il Portogallo e la Spagna. Cancellati in totale 600 voli, più del 12% del traffico aereo totale della compagnia. Tutti gli altri voli previsti durante le giornate dello sciopero procederanno invece in modo regolare.
I passeggeri interessati allo sciopero sono già stati contattati tramite email o sms e potranno arrivare a destinazione tramite un altro volo o ottenere un risarcimento entro sette giorni prima o dopo il 25 e il 26 luglio. Sono inoltre previsti dei rimborsi completi sui biglietti persi.
A indire lo sciopero è stato il personale navigante di cabina e del personale a terra di Ryanair che chiede all’azienda maggiori stipendi e migliori condizioni lavorative, i lavoratori lamentano il fatto di doversi pagare l’acqua potabile durante i voli e di dover mettere per iscritto i propri sintomi quando rimangono a casa malati. Il personale ha informato di non aver ricevuto alcuna risposta dalla compagnia e di aver quindi deciso di indire lo sciopero.
Ryanair ha difeso le proprie politiche di retribuzione e di tutela del lavoratore giudicate adeguate. Sullo sciopero ha invece affermato che “questi scioperi sono completamente ingiustificati e l’unico risultato che otterranno sarà rovinare le vacanze alle famiglie”.