“Boeri? Tenete presente che io non ho il potere di rimuovere questa persona: o scade oppure resta lì, quindi noi più che dire, come un normale cittadino, si dovrebbe dimettere non possiamo dire”. Non si placa lo scontro tra Luigi Di Maio e Tito Boeri, presidente Inps, che ieri ha partecipato all’audizione, a Montecitorio, sul decreto dignità e dopo le polemiche scaturite dalla ‘manina’, ovvero le stime del calo degli occupati a tempo determinato, conseguenza delle norme contenute dal decreto fortemente voluto dal ministro Di Maio.
Ieri Boeri si è difeso dalle accuse, ma per il ministro del Lavoro e allo Sviluppo Economico “ora il piano è un altro – e spiega – se il Presidente dell’Inps ha delle idee diverse dalle mie ha tutto il diritto di dirlo, però se poi cominciamo a dire che io mi sto distaccando dalla crosta terrestre allora qui stiamo andando oltre – e aggiunge – se poi queste persone, sono nominate dai governi precedenti, a me viene il sospetto che più che fare l’istituto, si sta facendo opposizione al governo”.
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