Nessun traffico illecito di ovociti da parte del ginecologo Severino Antinori, che oggi è stato prosciolto a Milano dall’accusa di essere il capo di un’associazione per delinquere che aveva lo scopo di commercializzare gameti per la procreazione assistita e di cui avrebbero fatto parte anche altri coimputati, anche loro assolti. Come riporta l’Ansa il gup Alfonsa Ferraro, che ha mandato il medico a processo a novembre per altri reati minori, ha probabilmente letto con una luce diversa rispetto alla Procura i compensi – circa 1000 euro di media – elargiti da Antinori alle donatrici di due cliniche estere (una a Siviglia, l’altra a Praga) in cambio di ovociti da rivendere alle coppie che si rivolgevano alla clinica Matris, guidata dal medico romano, per avere dei figli. Probabilmente – ma le motivazioni si conosceranno solo tra 90 giorni e solo allora si saprà con certezza l’interpretazione che ha dato il magistrato di questa vicenda – il giudice ha ritenuto, a differenza del pm Maura Ripamonti, di inquadrare la vicenda nell’ambito dei principi espressi dalle recenti norme e direttive europee. Norme che riconoscono la legittimità di un compenso, a scopo di ristoro, per quelle donne che si sottopongono a pesanti trattamenti come l’ovostimolazione, necessaria per la donazione di gameti.
Antinori, già condannato in primo grado a 7 anni e 2 mesi per il prelievo forzato di ovociti a una infermiere spagnola a sua volta imputata per calunnia, è stato invece rinviato a giudizio per altri reati minori e per appropriazione indebita di ovociti: il prossimo 13 novembre si aprirà infatti il processo, a carico del ginecologo e di un altro coimputato, relativo a un singolo episodio, quello di una coppia non avrebbe prestato il consenso all’impianto a terzi di ovociti di loro proprietà. “Il giudice ha finalmente sancito che il professore Antinori non ha mai fatto commercio illecito di ovociti – hanno commentato i difensori del medico, gli avvocati Tommaso Pietrocarlo, Carlo Taormina e Gabriele Maria Vitiello – siamo soddisfatti perché questa decisione riabilita professionalmente un grande scienziato che da molti anni è stato ingiustamente fatto oggetto di indagini che sono cadute nel nulla”.