Cinema

Be Kind, il film-documentario con Roberto Saviano che racconta il mondo visto con gli occhi di un bambino autistico

Nel film, in concorso al Taormina Film Festival, il protagonista incontra anche l’attore Fortunato Cerlino e l’astronauta Samantha Cristoforetti, in un percorso fisico ed emotivo che sfida la definizione stessa di malattia, dipingendo l’autismo come una varietà nelle diversità e ci insegna che in fondo siamo tutti diversi

di F. Q.

“Essere diversi è come un elefante con la proboscide corta, una rarità”. Lo afferma Nino, un bambino di dodici anni affetto da autismo infantile che, grazie a mamma Sabrina Parravicini (attrice e regista italiana), racconta la sua storia in un film documentario in concorso al Taormina Film Festival con cui ci fa vedere il mondo dal suo punto di vista. Be Kind è infatti il suo modo di descrivere ciò che ci circonda, incontrando e intervistando persone che, come lui, vivono nella diversità: fisica, psichica, di etnia, di religione, di status sociale e di genere. Tanti micro viaggi che compongono una grande storia; di paure superate, di speranza, di cure che hanno funzionato, di sperimentazioni, di gentilezza e di felicità.

Attraverso una serie di incontri e conversazioni tra Nino e personaggi come lo scrittore Roberto Saviano, Be Kind ci insegna che la gentilezza è l’unico modo per entrare in contatto con gli altri, uno strumento che ci predispone all’ascolto sincero permettendoci di scoprire realtà diverse, capaci di arricchire la nostra vita. L’idea del film nasce da una domanda di sua madre: “Ti andrebbe di raccontarti?”. Lui ha accettato e sono iniziate così le riprese di questo film, che è diventato un percorso fisico ma soprattutto emotivo, dove ogni tappa rappresenta un incontro con persone che raccontano le esperienze attraverso la condivisione delle loro storie.

La macchina da presa diventa uno strumento che aiuta Nino a combattere l’isolamento a cui lo conduce la malattia e, accompagnato dalla madre Sabrina, ci fa da guida in un viaggio nella varietà umana, dove uomini e donne di ogni età, etnia, sessualità e religione, ci rendono partecipi delle loro esperienze personali in un grande racconto. Oltre a Saviano, Nino incontra l’attore Fortunato Cerlino e l’astronauta Samantha Cristoforetti in un percorso fisico ed emotivo che sfida la definizione stessa di malattia, dipingendo l’autismo come una varietà nelle diversità e ci insegna che in fondo siamo tutti diversi. Tante vicende che comporranno un grande racconto a lieto fine: un racconto che parla di limiti superati, di speranza, di sperimentazioni, di gentilezza e di felicità possibile per tutti.

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