In una nota precisa anche "la denuncia presentata presso la Procura di Palma di Maiorca per omissione di soccorso e per omicidio colposo è rivolta nei confronti di esponenti della guardia costiera libica e di chiunque abbia responsabilità dirette e indirette o sia stato coinvolto a qualunque titolo"
L’ong spagnola Proactiva Open Arms non ha presentato alcuna denuncia nei confronti né del governo italiano né della nostra guardia costiera. A renderlo noto è la stessa organizzazione con un comunicato in cui smentisce quanto detto sabato da alcuni giornali italiani a proposito del salvataggio di un gruppo di migranti compiuto il 17 luglio nel Mediterraneo.”Visto quanto oggi riportato su diversi organi di stampa, ci preme precisare che nessuna denuncia è stata presentata nei confronti del Governo italiano né della sua Guardia Costiera” si legge nella nota.
La ong precisa inoltre che la denuncia presentata presso la Procura di Palma di Maiorca dal direttore Oscar Camps e molti dei suoi volontari presenti a bordo durante l’ultima missione era rivolta contro “il capitano della motovedetta libica 648 Ras Al-Jadar per omissione di soccorso e per aver causato la morte di due persone. Il capitano del mercantile Triades, battente bandiera panamense, per omissione di soccorso e omicidio colposo. E chiunque abbia responsabilità dirette e indirette o sia stato coinvolto a qualunque titolo nell’aver determinato gli esiti di quell’evento drammatico”.
Proactiva Open Arms: nessuna denuncia presentata contro il Governo italiano e la sua Guardia Costiera.
Il nostro comunicato. pic.twitter.com/QiLODXeo5Y— Proactiva Open Arms IT (@openarms_it) 22 luglio 2018
Accuse che la guardia costiera libica “respinge”, definendole “calunnie” e chiedendo “una commissione neutrale per indagare su questo incidente”. Sulla sua pagina Facebook, la guardia costiera di Tripoli bolla come “irrealistico” il video “registrato come prova da parte dell’organizzazione spagnola” per le accuse di omicidio e omissione di soccorso: “Supera i limiti della logica e della mente pensare che gli uomini della guardia costiera abbiano salvato 165 migranti e poi lasciato due donne e un bambino ad affrontare una morte inevitabile”. Inoltre, si legge nella comunicazione, è “una cosa senza senso” sostenere che “due donne rimaste per più di 60 ore in una barca rotta, allagata, piena di cadaveri e carburante, esauste, con la pelle bruciata dal sole, senza acqua e cibo” abbiano rifiutato di salire sulla nave della guardia costiera.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che aveva alimentato la teoria secondo cui la denuncia fosse rivolta anche l’Italia. “Contrordine compagni! La Ong Proactiva Open Arms, dopo aver sottoposto una naufraga a quattro giorni di navigazione portandola in Spagna dichiara adesso di NON aver presentato alcuna denuncia contro il governo italiano…” scrive il leader leghista su Twitter. “Nel frattempo, altri 40 immigrati salvati e riportati in Libia dalla guardia costiera di quel Paese. Se i governi fanno il loro dovere, il business schifoso dell’immigrazione clandestina verso l’Italia e verso l’Europa SI PUÒ fermare. Volere è potere, io ce la metto tutta” conclude.
?Contrordine compagni! La Ong “Open Arms” non ci denuncia.
Nel frattempo altri 40 immigrati salvati e riportati in Libia dalla G. costiera. Se i governi fanno il loro dovere il business schifoso dell’immigrazione clandestina SI PUÒ fermare.
Volere è potere, io ce la metto tutta. pic.twitter.com/RKaafDEur3— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 22 luglio 2018
La nave della Proactiva Open Arms il 17 luglio aveva soccorso al largo delle coste libiche una donna aggrappata al relitto di un gommone, mentre aveva recuperato i corpi senza vita di un’altra donna e di un bambino. La sopravvissuta, Josefa, e i corpi delle vittime sono stati portati dalla nave in Spagna, e sbarcati a Palma de Maiorca.