Per Silvio Berlusconi è “il numero uno dei manager italiani”, mentre per l’ex segretario del Pd Matteo Renzi è stato “un grande protagonista della vita economica degli ultimi 15 anni”. L‘aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, ormai giudicate “irreversibili”, ha spinto i due leader a ricordare l’ex amministratore delegato di Fca. Il presidente di Forza Italia, con una nota, fa sapere di essere “molto colpito dalle notizie sulle gravi condizioni di salute” e “del conseguente abbandono delle cariche da lui ricoperte nel gruppo Fca”.
È, scrive Berlusconi, “certamente il numero uno dei manager italiani, ha dimostrato di avere intuizione, coraggio, lungimiranza, competenza, ha garantito il futuro ad una grande azienda italiana come Fiat in un momento difficile e l’ha pilotata con coraggio sulla strada difficile dell’internazionalizzazione fino ad arrivare ad occupare una quota importante del mercato di oltreoceano“. L’ex presidente del Consiglio conclude il suo messaggio ricordando che, figlio di un maresciallo “da cui eredita il senso del dovere, della disciplina, della serietà”, Marchionne “ha saputo far onore al suo Paese con lo studio e con il lavoro fino a diventare uno dei simboli del genio italiano nel mondo”.
Il messaggio di Renzi è arrivato invece attraverso un tweet: “Ha creato posti di lavoro, non cassintegrati #chapeau”, scrive l’ex segretario dem che nel corso degli anni ha avuto un rapporto fatto di alti e bassi con il numero uno di Fca. E aggiunge infatti che “Marchionne è stato un grande protagonista della vita economica degli ultimi 15 anni. Con lui ho condiviso molte scelte, discusso sempre, litigato talvolta. È riuscito a dare un futuro alla Fiat, quando sembrava impossibile”.
“Mi addolora la notizia che Marchionne stia male e in un momento così difficile credo ci voglia rispetto per il dolore dei suoi familiari, dei suoi più cari amici e dei suoi collaboratori”, spiega invece all’Ansa il vice premier e ministro del lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio esprimendo la sua vicinanza alla famiglia e fa sapere che si sarebbe voluto confrontare con lui su “il futuro dell’auto elettrica”. E anche l’altro vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, in una nota, esprime “un pensiero di riconoscenza, rispetto e augurio a Sergio Marchionne e alla sua famiglia”.
Per il segretario del Pd Maurizio Martina e l’ex premier Paolo Gentiloni: “Marchionne ha fatto un lavoro straordinario. Molti lo hanno criticato ma chi ha memoria della crisi Fiat di vent’anni fa si rende conto di cosa possono fare il coraggio e la visione. Un esempio per tutti”.