Una tromba d’aria ha colpito l’area dell’Ilva di Taranto sollevando le polveri del parco minerali, che hanno oscurato il cielo colorandolo di rosso. Lo dimostrano alcuni scatti pubblicati sui social e condivisi da centinaia di persone. Tra questi, anche il deputato del M5s, Giovanni Vianello, che attacca: “Il mostro va chiuso”.
“Non saranno le prescrizioni ad impedire gli eventi di malattia e morte”, scrive su Facebook il deputato tarantino del Movimento Cinque Stelle. “In questo momento il vento forte che sta soffiando – sottolinea il parlamentare – sta alzando le polveri del parco minerali e le sta portando all’esterno della fabbrica”.
“Nonostante l’impressionante nube che fa sembrare questa parte di Taranto al pari di un inferno, non è questa la cosa più pericolosa (il che è tutto dire): quello che è più pericoloso – afferma Vianello – sono le nano particelle di Ipa e diossine che vengono emesse dalle cokerie e dall’agglomerato, molto più letali e non visibili a occhio umano”. Per questo, conclude “il mostro va chiuso”. La foto, pubblicata sulla pagina Facebook ‘Taranto è lui”, è stata condivisa da centinaia di persone, tra cui esponenti politici, ambientalisti e rappresentanti sindacali.
L’episodio – che si è verificato diverse volte in giorni di wind days che colpiscono la città – arriva in giorni molto delicati per il futuro del siderurgico, dopo il parere di Anac e la polemica tra l’ex ministro Carlo Calenda e l’attuale titolare del Mise, Luigi Di Maio.