Ryanair ha intenzione di chiamare equipaggi polacchi e tedeschi per rimpiazzare i dipendenti che sciopereranno tra Belgio, Portogallo e Spagna, mercoledì e giovedì prossimi. A denunciarlo è il sindacato belga CNE che chiede alle autorità di Bruxelles di verificare la legalità dell’operazione messa in atto dal vettore low cost per contrastare la protesta indetta dal personale personale navigante di cabina e dal personale a terra .
La compagnia irlandese non volerà infatti nelle giornate di mercoledì 25 e giovedì 26 luglio verso il Belgio, il Portogallo e la Spagna. Per lo sciopero è previsto l’annullamento di 600 voli, più del 12% del traffico aereo totale della compagnia. Le cancellazioni – come spiegava la compagnia in una nota – interesseranno un totale di 100.000 passeggeri sulle due giornate. Ovvero “fino a 200 voli giornalieri” annullati da e per la Spagna, “50 da/per il Portogallo e 50 da/per il Belgio”.
Così Ryanair è corsa ai ripari, secondo quanto denuncia il sindacato. La compagnia ha intenzione di usare il personale polacco e tedesco per rimpiazzare quello in sciopero. Il sindacato belga CNE s’interroga sulla legalità e in particolare sul rispetto dei tempi di volo. Chiede inoltre alle autorità belghe del lavoro (Fps Mobility, Fps occupazione, Ispettorato del lavoro ed Easa) di verificare che le regole siano rispettate, cosa sulla quale stanno già indagando le autorità spagnole e portoghesi. Il CNE si dice “preoccupato per l’inerzia delle autorità” di Bruxelles in vista della “probabile” misura della compagnia low cost. Le autorità competenti, infatti, non hanno dato alcuna risposta finora, mentre “in Spagna e Portogallo, le autorità hanno già annunciato che controlleranno da vicino le azioni di Ryanair durante gli scioperi”, riporta il CNE.
Lo sciopero è stato indetto dal personale navigante di cabina e dal personale a terra di Ryanair che chiede all’azienda maggiori stipendi e migliori condizioni lavorative. Tra le altre questioni, i lavoratori lamentano il fatto di doversi pagare l’acqua potabile durante i voli e di dover mettere per iscritto i propri sintomi quando rimangono a casa malati. Nei giorni scorsi Ryanair ha difeso le proprie politiche di retribuzione e di tutela del lavoratore giudicate adeguate. Sullo sciopero ha invece affermato che “questi scioperi sono completamente ingiustificati e l’unico risultato che otterranno sarà rovinare le vacanze alle famiglie”.
In Italia, i piloti e gli assistenti di volo di Ryanair sciopereranno il prossimo 25 luglio per 24 ore. Lo hanno annunciato Filt Cgil e Uiltrasporti puntando l’indice proprio sulla politica dell’azienda con i sindacati. “È inaccettabile che la compagnia, nonostante le sentenze della magistratura e a dispetto dei più elementari diritti costituzionali, continui a preferire unilateralmente interlocutori minoritari. – spiegavano le sigle -. Questo indebolisce il potere negoziale dei lavoratori e impedisce di avviare un tavolo di trattativa ufficiale con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative che giunga in tempi brevi alla definizione di un contratto collettivo di lavoro, per garantire al personale dignità professionale e salariale, tutele sociali, previdenziali e sindacali”. Una protesta, quella italiana, che si inserisce nel solco dell’agitazione europea. Venerdì 20 luglio la compagnia aerea irlandese Ryanair ha cancellato 24 voli programmati tra l’Irlanda e il Regno Unito a causa di una seconda giornata di sciopero dei piloti irlandesi, anche loro insoddisfatti delle condizioni di lavoro.