Duplice affondo di Washington, dopo che il presidente iraniano aveva definito un eventuale conflitto contro la Repubblica islamica "la madre di tutte le guerre". Mike Pompeo definisce il governo di Teheran "una mafia". Il capo della Giustizia iraniana: "Ogni mossa illogica avrà una risposta indimenticabile"
Donald Trump avverte Hassan Rohani di stare “attento” a minacciare gli Stati Uniti. Mike Pompeo definisce la leadership iraniana “una mafia“. Arriva il duplice affondo dell’amministrazione americana contro Teheran, dopo che il presidente iraniano aveva definito un eventuale conflitto degli Usa contro la Repubblica islamica “la madre di tutte le guerre“.
Il capo della Casa Bianca ha avvertito l’Iran delle conseguenze “come pochi nella storia ne hanno avute prima” se minaccerà Washington. “Non minacciate mai più gli Stati Uniti – ha scritto Trump su Twitter, tutto in maiuscolo, rivolgendosi al presidente Rohani – o subirete conseguenze come pochi nella storia ne hanno sofferte”. “Non siamo più un Paese – aggiunge – che sopporterà le vostre stupide parole di violenza e morte. Fate attenzione”.
To Iranian President Rouhani: NEVER, EVER THREATEN THE UNITED STATES AGAIN OR YOU WILL SUFFER CONSEQUENCES THE LIKES OF WHICH FEW THROUGHOUT HISTORY HAVE EVER SUFFERED BEFORE. WE ARE NO LONGER A COUNTRY THAT WILL STAND FOR YOUR DEMENTED WORDS OF VIOLENCE & DEATH. BE CAUTIOUS!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 23 luglio 2018
Il segretario di Stato: “Iran come la mafia” – In un discorso in California, davanti alla diaspora iraniana, il segretario di Stato Mike Pompeo ha invece accusato i leader iraniani di assomigliare “alla mafia più che a un governo”. “Il livello di corruzione e ricchezza tra i leader del regime dimostra che l’Iran è guidato da qualcosa che assomiglia alla mafia più che a un governo – ha scandito il capo della diplomazia americana in un discorso al Ronald Reagan Presidential Library and Museum – Qualche volta sembra che il mondo sia diventato insensibile davanti all’autoritarismo del regime in casa ed alle sue campagne di violenza all’estero, ma l’orgoglioso popolo iraniano non resta in silenzio sui molti abusi del suo governo”.
Quindi, Pompeo ha affermato che gli Stati Uniti non “hanno paura” di sanzionare “al più alto livello” il regime di Teheran, che rappresenta “un incubo per il popolo iraniano”. E per questo, il segretario di Stato chiede agli altri Paesi di cooperare per ridurre “il più possibile vicino allo zero le importazioni” di petrolio iraniano da qui al novembre prossimo, quando entreranno in vigore le sanzioni americane, decise dopo il ritiro dall’accordo sul nucleare annunciato a maggio.
“Chiediamo a tutti i Paesi che sono stanchi del comportamento distruttivo della Repubblica islamica – ha concluso – di unirsi alla nostra campagna di pressione, e questo riguarda in particolare i nostri alleati in Medio Oriente ed in Europa, dove ci sono persone che sono state terrorizzate per decenni dall’attività violenta del regime”. E, secondo quanto riporta la Cnn online, il segretario di Stato avrebbe anche sostenuto che la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha un fondo speculativo segreto personale da 95 miliardi di dollari non tassato e utilizzato dalle Guardie islamiche rivoluzionarie.
La risposta iraniana – Ogni mossa illogica e poco saggia degli Usa “porterà a una risposta indimenticabile dell’Iran che rimarrà nella storia”. Così il capo della Giustizia iraniana, Sadegh Amoli Larijani risponde alla raffica di minacce targate Usa. Le affermazioni di Donald Trump “sono state fatte da una persona incapace e stupida come lui, ma deve sapere che nella storia tutti i Faraoni hanno avuto questo illogico orgoglio, aspettandosi di essere idolatrati da tutti”, ha aggiunto Larijani.