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Holbeck, il primo distretto a luci rosse della Gran Bretagna rischia il fallimento

Secondo quanto riportano i tabloid inglesi, l’esperimento iniziato in un distretto in gran parte industriale di Leeds, finito al centro di un dibattito nazionale ed internazionale sul modo più efficace di regolamentare la prostituzione, proteggere le donne che la praticano dalla violenza, e abbassare il tasso di malattie sessuali (incluso l'HIV), non ha portato a nessun buon risultato

di Davide Turrini

Il primo distretto a luci rosse, deciso a tavolino dalle istituzioni locali della Gran Bretagna, sta per collassare. Secondo quanto riportano i tabloid inglesi, l’esperimento iniziato in un distretto in gran parte industriale di Leeds, Holbeck, nell’ottobre 2014, finito immediatamente al centro di un dibattito nazionale ed internazionale sul modo più efficace di regolamentare la prostituzione, proteggere le donne che la praticano dalla violenza, e abbassare il tasso di malattie sessuali (incluso l’HIV), non ha portato a nessun buon risultato, anzi. “È stato un disastro fin dal primo giorno”, ha spiegato al Telegraph un funzionario di polizia del distretto di Holbeck.

“Appena iniziato l’esperimento molti criminali hanno raggiunto rapidamente la zona. Spacciatori di droga, papponi, persino trafficanti di esseri umani che hanno portato donne dalla Romania”. La possibilità da parte dei clienti di effettuare liberamente il cosiddetto “kerb crowling”, cioè l’avvicinarsi con l’auto rallentando verso il marciapiede su cui staziona la prostituta è stato reso un atto non perseguibile penalmente dalle 20 alle 6 del mattino. Il sesso in pubblico è però rimasto un reato contro la pubblica decenza portando all’esplosione di un’altra pratica nell’area di Holbeck: il “meet-and-greet”.

Con le prostitute, il 90% delle quali sono tossicodipendenti, e i loro clienti avventurati tra strade residenziali, parchi e boschi vicini all’area depenalizzata per fare sesso, lasciandosi dietro su prati, giardini, marciapiedi preservativi e siringhe usate. Una residente della zona limitrofa a Holbeck, Claire Bentley-Smith, è stata una delle prime persone a protestare per l’invivibilità dell’area dopo il provvedimento datato 2014, sostenendo che aghi e rifiuti sporchi scaricati per terra da clienti e prostitute sono finiti tra i piedi e le mani di molti bambini.

Mark Dobson, il consigliere e assessore che ha promosso il “red light district” di Holbeck, ha parlato di situazione prossima al fallimento. Mentre il parlamentare locale (laburista) Hilary Benn, ha parlato di “schema che non sta funzionando” e della necessità di un “ripensamento”. Tra i tanti aspetti che non sembrano aver funzionato nel primo esperimento britannico di distretto a luci rosse è l’aumento di malattie sessualmente trasmissibili. Secondo la Public Health England “i tassi di sifilide nella città sono raddoppiati dal 2014, la gonorrea è aumentata marginalmente e la clamidia tra i 15-24 anni è aumentata del 30%, ed il dato è quasi del 75% più alto della media nazionale”.

Insomma il sistema di laissez-faire nell’ambito della prostituzione di Holbeck ha creato più danni che utili soprattutto in quello che doveva essere l’aspetto centrale dell’operazione: la difesa delle prostitute dagli atti di violenza dei clienti. Diverse sono le testimonianze di giovane prostitute del posto raccolte dal Telegraph. E tutte sono critiche nei confronti del provvedimento libertario. “Non capisco come le persone possano pensare che l’iniziativa funzioni”, ha spiegato Chloe, 23 anni. Mentre Rosa, 26 anni, prostituta da quando ne aveva 18, ha spiegato che dal 2014 le è stato regolarmente chiesto sesso non protetto ed è stata minacciata di stupro di gruppo di fronte a un poliziotto della comunità. “Gli uomini sono diventati più arroganti del solito perché sanno di non rischiare di essere arrestati e ci trattano sempre più spesso come fossimo esseri immondi”.

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