“Sono Fatima, vi prego, non siate indifferenti alle nostre sofferenze“. È una delle testimonianze raccolte da Radio Radicale ed Euronews a bordo della nave Sarost 5, bloccata da domenica 15 luglio al largo della Tunisia con a bordo 40 migranti, tra cui due donne incinte e un uomo ferito, allo stremo dopo giorni con acqua e cibo razionati. L’imbarcazione non ha ricevuto i permessi per sbarcare perché nessuna tra Italia, Malta, Francia e Tunisia – il porto più vicino – ha dato l’autorizzazione. “Abbiamo lasciato la Libia mercoledì (11 luglio, ndr) dove abbiamo vissuto momenti difficili”, è un altro dei racconti riportati dal giornalista Sergio Scandura. Significa che i migranti sono in mare da due settimane.
“Sono 14 giorni che non mangiamo. L’equipaggio a bordo divide i pasti con noi ma non è abbastanza”, è la richiesta di aiuto affidata ai microfoni di Radio Radicale. “Non aspettiamo viveri o beni di prima necessità, chiediamo una risposta su dove sbarcarli, l’equipaggio è stanco“, ha spiegato il comandante in seconda della nave a Euronews. “L’equipaggio della nave sta facendo il massimo per noi, ma nessuno ha abbastanza da mangiare”, racconta un uomo a bordo, “per favore venire ad aiutarci”, chiede in un video pubblicato dall’organizzazione WatchTheMed alarmphone.
L’odissea dei migranti è iniziata con la partenza dalle coste della Libia ed è proseguita con la rottura del motore del barcone su cui viaggiavano. L’imbarcazione è stata poi intercettata il 13 luglio nei pressi del giacimento offshore di Miskar operato dalla compagnia britannica BG. I migranti sono stati quindi trasportati sulla piattaforma petrolifera. In seguito la nave da rifornimento Sarost 5 li ha presi a bordo e ha fatto rotta su Sfax, in Tunisia, dopo il no di Italia, Malta e Francia. Le autorità locali, tuttavia, hanno negato il permesso di sbarcare. I migranti si trovano quindi in un limbo da oltre una settimana.
“Siamo malati, soffriamo, fisicamente e moralmente. Per favore aiutateci, abbiate pietà. Reagite velocemente perché soffriamo tanto”, è un’altra richiesta di aiuto affidata da una giovane donna a Radio Radicale. “Il morale a bordo è molto basso. Una delle due donne incinta ha preso medicinali senza mangiare, a stomaco vuoto, e sta molto male”: un’altra testimonianza riportata su Twitter da Scandura. Lunedì il capo della Mezzaluna Rossa di Medenine ha parlato all’agenzia di stampa tunisina Tap e ha avvertito: “Ci troviamo di fronte a un grande problema“.
#migranti #Sarost5 @RadioRadicale 3/3?”È DURA OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE. Siamo malati, soffriamo, fisicamente e moralmente. Per favore aiutateci, abbiate pietà. Reagite velocemente perché soffriamo tanto. Vi prego, non siate indifferenti alle nostre sofferenze. Reagite vi prego”.
— Sergio Scandura (@scandura) 25 luglio 2018