Per il crac da 230 milioni di euro di Ferrovie Sud Est rinviati a giudizio Luigi Fiorillo, già commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico della società e altri 14 tra ex amministratori dell’azienda pugliese dei trasporti e imprenditori. La decisione del gup del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia nel corso dell’udienza preliminare, al termine della quale ha patteggiato la pena a un anno e 9 mesi Giorgio Garrone, piemontese di 61 anni, ex consulente di Fse, che dovrà anche pagare 100mila euro di risarcimento danni e rinuncerà all’azione civile nei confronti della società in quanto creditore. Tutti gli altri, a partire dal 3 ottobre, saranno processati per i reati, contestati a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. Dal primo febbraio scorso Fiorillo e altri cinque degli imputati sono detenuti agli arresti domiciliari. Nell’ambito dell’udienza preliminare le difese hanno chiesto la revoca delle misure cautelari e il giudice deciderà entro domani.
L’INCHIESTA – L’udienza si è celebrata nella cosiddetta ‘aula bunker’ di Bitonto. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2015, fino a quando Fse è stata commissariata e poi acquistata da Ferrovie dello Stato, parte civile insieme con i Ministeri dei Trasporti e dell’Economia. Esclusa la Regione Puglia, che ha già annunciato che riproporrà la richiesta di costituzione di parte civile nella prima udienza del dibattimento. Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli, Luciana Silvestris e dall’aggiunto Roberto Rossi, l’ex amministratore unico Fiorillo, in concorso con consulenti e funzionari della società e imprenditori, avrebbe dissipato o distratto fondi per centinaia di milioni di euro nell’arco di circa 10 anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza fare gare d’appalto. Tra i fondi dissipati ci sono circa 27 milioni di euro di consulenze legali, altri 53 milioni di euro per la gestione di servizi informatici, 2 milioni di euro per la gestione dell’archivio storico e spese di carburante per 14 milioni di euro.
UNA STORIA INGLORIOSA – “Ferrovie Sud Est ha progressivamente smarrito la propria missione, il trasporto pubblico locale”. C’era scritto anche questo nella due deligence elaborata dall’agenzia di consulenza Deloitte, consegnata a marzo 2016 all’ex commissario straordinario della società Andrea Viero e depositata presso il ministero delle Infrastrutture. Proprio dalla relazione del commissario straordinario è partita l’inchiesta sfociata poi nell’arresto dell’ex amministratore unico e di altre dieci persone di Fse a febbraio 2018. Tra questi l’avvocato Angelo Schiano, Fausto Vittucci, revisore e certificatore dei bilanci Fse, gli imprenditori Ferdinando Bitonte, Carlo Beltramelli, Carolina e Gianluca Neri, Franco Cezza, sua moglie Rita Giannuzzi e suo figlio Gianluigi Cezza, e l’ex assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Romano Camilli. In quella relazione si calcolava che in dieci anni l’azienda avesse speso 42 milioni di euro nella manutenzione di treni e autobus e 272 milioni in esternalizzazione di servizi, spese legali e consulenze. Una storia ingloriosa per la rete ferroviaria regionale più estesa di tutta Italia (con gli incassi da ticket più bassi) e binari che attraversano 85 comuni lungo 474 chilometri, da Bari a Gagliano del Capo.
Giustizia & Impunità
Crac Ferrovie Sud Est, a processo l’ex amministratore Fiorillo e altre 14 persone
A partire dal 3 ottobre, gli imputati alla sbarra per i reati, contestati a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. Dal primo febbraio scorso Fiorillo e altri cinque rinviati a giudizio sono detenuti agli arresti domiciliari
Per il crac da 230 milioni di euro di Ferrovie Sud Est rinviati a giudizio Luigi Fiorillo, già commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico della società e altri 14 tra ex amministratori dell’azienda pugliese dei trasporti e imprenditori. La decisione del gup del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia nel corso dell’udienza preliminare, al termine della quale ha patteggiato la pena a un anno e 9 mesi Giorgio Garrone, piemontese di 61 anni, ex consulente di Fse, che dovrà anche pagare 100mila euro di risarcimento danni e rinuncerà all’azione civile nei confronti della società in quanto creditore. Tutti gli altri, a partire dal 3 ottobre, saranno processati per i reati, contestati a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. Dal primo febbraio scorso Fiorillo e altri cinque degli imputati sono detenuti agli arresti domiciliari. Nell’ambito dell’udienza preliminare le difese hanno chiesto la revoca delle misure cautelari e il giudice deciderà entro domani.
L’INCHIESTA – L’udienza si è celebrata nella cosiddetta ‘aula bunker’ di Bitonto. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2015, fino a quando Fse è stata commissariata e poi acquistata da Ferrovie dello Stato, parte civile insieme con i Ministeri dei Trasporti e dell’Economia. Esclusa la Regione Puglia, che ha già annunciato che riproporrà la richiesta di costituzione di parte civile nella prima udienza del dibattimento. Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli, Luciana Silvestris e dall’aggiunto Roberto Rossi, l’ex amministratore unico Fiorillo, in concorso con consulenti e funzionari della società e imprenditori, avrebbe dissipato o distratto fondi per centinaia di milioni di euro nell’arco di circa 10 anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza fare gare d’appalto. Tra i fondi dissipati ci sono circa 27 milioni di euro di consulenze legali, altri 53 milioni di euro per la gestione di servizi informatici, 2 milioni di euro per la gestione dell’archivio storico e spese di carburante per 14 milioni di euro.
UNA STORIA INGLORIOSA – “Ferrovie Sud Est ha progressivamente smarrito la propria missione, il trasporto pubblico locale”. C’era scritto anche questo nella due deligence elaborata dall’agenzia di consulenza Deloitte, consegnata a marzo 2016 all’ex commissario straordinario della società Andrea Viero e depositata presso il ministero delle Infrastrutture. Proprio dalla relazione del commissario straordinario è partita l’inchiesta sfociata poi nell’arresto dell’ex amministratore unico e di altre dieci persone di Fse a febbraio 2018. Tra questi l’avvocato Angelo Schiano, Fausto Vittucci, revisore e certificatore dei bilanci Fse, gli imprenditori Ferdinando Bitonte, Carlo Beltramelli, Carolina e Gianluca Neri, Franco Cezza, sua moglie Rita Giannuzzi e suo figlio Gianluigi Cezza, e l’ex assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Romano Camilli. In quella relazione si calcolava che in dieci anni l’azienda avesse speso 42 milioni di euro nella manutenzione di treni e autobus e 272 milioni in esternalizzazione di servizi, spese legali e consulenze. Una storia ingloriosa per la rete ferroviaria regionale più estesa di tutta Italia (con gli incassi da ticket più bassi) e binari che attraversano 85 comuni lungo 474 chilometri, da Bari a Gagliano del Capo.
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Femminicidio come aggravante punibile con l’ergastolo, il disegno di legge del governo Meloni
Roma, 7 mar (Adnkronos) - La riforma dei criteri di acceso alla facoltà di medicina, la commemorazione di Fulco Pratesi e la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio sono alcuni dei temi al centro dei lavori parlamentari della prossima settimana.
Alla Camera si riprende lunedì 10 marzo, alle 13, con la discussione generale sul Ddl Giubileo, già approvato dal Senato; l'esame delle mozioni sull'uso delle Pfas e sulla reintroduzione del 'bonus Renzi' e quella sulla Convenzione sugli ausili marittimi (approvata dal Senato). Da martedì all'Odg dell'aula c'è, nel pomeriggio, l'esame della delega al governo sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria già approvata dal Senato. Mercoledì, dalle 9,30, la Camera deve esaminare la relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico (M5s) in Calabria. Poi, alle 16,15, è in programma la commemorazione di Fulco Pratesi.
Tra gli altri argomenti in calendario nella settimana ci sono anche le mozioni sul caro energia; la Pdl sulle intercettazioni già approvata in Senato previo esame e voto delle pregiudiziali di costituzionalità e di merito e la sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio presentata dalle opposizioni. Al Senato si riprende martedì alle 17 con il Ddl sulle spoglie delle vittime di omicidio e, a seguire, con il Ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, già approvato dalla Camera, e il Ddl sulle prestazioni sanitarie. Confermati i tradizionali appuntamenti, sia alla Camera che al Senato, con il Question time e gli atti di sindacato ispettivo.
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Nders Odv nasce con l'intento di dare un luogo sicuro a persone che hanno avuto esperienze di pre-morte, dove potersi raccontare e confrontare con chi ha avuto lo stesso tipo di esperienza in un ambiente sicuro e non giudicante. La maggiore criticità è che chi l'ha vissuta ha problemi, viene rifiutato dalla società. Non se ne può parlare. La morte è un tabù e l'esperienza di pre-morte è un tabù del tabù". Lo ha detto Davide De Alexandris, fondatore e presidente Nders Odv, in occasione del convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti', che si è tenuto oggi a Roma presso il Centro Studi Americani.
"Sicuramente questo tabù è meno forte rispetto anni fa - prosegue De Alexandris - però il problema esiste. Nelle librerie, ad esempio, testi sulle esperienze di pre-morte sono al fianco a pubblicazioni su alieni e scie chimiche. Noi vorremmo che le esperienze di pre-morte fossero studiate e ci fosse un approccio scientifico orientato alla cura della persona".
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Oggi cerchiamo di trovare risposte scientifiche alle esperienze di pre-morte grazie a un gruppo multidisciplinare con fisici, medici e tutti quelli che possono dare una credibilità a questi fenomeni. Negli ultimi 10 anni 40mila persone hanno dichiarato di aver vissuto esperienze di pre-morte e la scienza deve fare la sua parte per dare concretezza a questi fenomeni, capirli e conoscerli. E' un obiettivo arduo, ma ci riusciremo". Lo ha detto Francesco Sepioni, medico di emergenza-urgenza della Asl Umbria 1 e autore del libro 'Al Confine con l'Aldilà', che ha moderato il convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti'.
L'incontro, che si è tenuto a Roma presso il Centro Studi Americani, ha voluto affrontare un tema complesso e affascinante come quello delle esperienze di pre-morte (Near-death experiences, Nde), delle esperienze extracorporee (Out-of-Body experiences, Obe), non tralasciando la fenomenologia e i cambiamenti del soggetto successivamente all'esperienza in oggetto. Fenomeni che, pur essendo stati documentati in varie culture ed epoche storiche, continuano a suscitare grande interesse sia nel mondo scientifico che in quello religioso.
"Ci sono 3 casi documentati e comprovati a livello scientifico - spiega Sepioni - Uno, risalente al 2011, ha avuto come protagonista una persona intubata, priva di attività cardiaca e respiratoria, che incredibilmente ha visto e sentito la propria rianimazione. La persona, dopo essersi ripresa, ha raccontato le parole dei medici che lo rianimavano e ha perfino indicato dove era stata messa la protesi dentaria che un'infermiera aveva rimosso dalla sua bocca".
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "È da leggere l"ordinanza n. 5992 depositata ieri dalle Sezioni Unite della Cassazione Civile. La restrizione della libertà personale avvenuta per giorni nell'agosto 2018 ai danni di 190 migranti che si trovavano a bordo della Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, per quanto possa non portare a una condanna penale, senz'altro rappresenta un illecito civile, avvenuto per colpa principalmente dell'allora ministro degli interni e vicepremier Matteo Salvini, urlatore ai quattro venti dello slogan dei "porti chiusi", portato avanti a spese dei diritti umani". Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini.
"È per colpa delle scelte arbitrarie e disumane di Salvini che lo Stato deve pagare dei risarcimenti alle persone che hanno subito un danno. Eviti quindi Salvini, per il bene suo e nostro, di fare commenti-boomerang. E non sfugga alle sue responsabilità -prosegue Parrini-. E la Presidente del Consiglio impari a non calpestare una regola basilare della democrazia costituzionale: quella secondo la quale il potere esecutivo deve rispettare le sentenze del potere giudiziario, non attaccarle. Se non lo fa, commette un'indecenza".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - A1 Charge, leader nella progettazione, produzione, installazione e assistenza per le infrastrutture di ricarica elettrica, presenta a Key Energy Expo 2025 una gamma di soluzioni all’avanguardia per la mobilità sostenibile, dalle Wallbox AC fino alle potenti stazioni di ricarica ultra-fast da 400 kW. Tra le novità in esposizione: Wallbox AC 1/3ph, perfette per installazioni domestiche e commerciali; Tower Ac Dc dual 20/30/60 kW, una soluzione flessibile per diverse necessità di ricarica; PoleBox, il rivoluzionario dispositivo di EVywhere, startup di Corporate Hangar del Gruppo Prysmian, che trasforma l’illuminazione pubblica esistente in un’infrastruttura di ricarica intelligente; stazioni di ricarica ultra-fast da 90 kW fino a 400 kW, disponibili sia in versione all-in-one che con dispenser, con accumuli da rinnovabili o dalla rete, con il supporto di StarCharge leader mondiale nel settore degli accumuli.
A1 Charge non si limita alla fornitura di soluzioni di ricarica, ma supporta i clienti con programmi di formazione e teaching per installatori e utenti finali. I sistemi sono connessi via Ocpp e Bus proprietari, permettendo il controllo da remoto e sfruttando le potenzialità dell’IoT per una gestione intelligente ed efficiente. L’impegno di A1 Charge per la sostenibilità si concretizza nell’offerta di servizi di remanufacturing, garantendo riparabilità, rigenero e riutilizzo delle apparecchiature, in linea con i target europei accedendo al futuro passaporto digitale dei prodotti.
A1 Charge è orgogliosa di avere tra i partner della propria Technology Valley un’eccellenza italiana come Barilla Group, con cui condivide valori di qualità, innovazione e sostenibilità. Tutto ciò si sposa con i concetti di Cer Comunità energetica atti a creare e generare opportunità.
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "A chi continua a chiedermi come posso esser certo che l’articolo 25 sia stato scritto su misura per Musk la risposta è semplice. Perché lo ha ammesso lui stesso, condividendo questo tweet. Avanti a testa alta per difendere interesse nazionale e dignità del Parlamento. Ddlspazio". Lo scrive sui social il deputato del Pd Andrea Casu rilanciando un tweet di Elon Musk.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Triste se il Governo discute come al ‘bar’ della giurisdizione e usa quei toni per attaccare i giudici e la divisione dei poteri. Capiamo le ragioni che hanno spinto la rima presidente Margherita Cassano a difendere la dignità di un potere dello Stato. Meloni e soci abbassino i toni”. Lo afferma la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella.