Le due donne incinte presenti a bordo della nave Sarost 5, bloccata da oltre due settimane nel Mediterraneo, rischiano di perdere i bambini che portano in grembo se non saranno sbarcate. A lanciare l’allarme è l’ong WatchTheMed Alarmphone, dopo che la Mezza Luna Tunisina, corrispondente alla nostra Croce Rossa, ha raggiunto il vascello e visitato le due donne. “Hanno bisogno di soccorso medico immediato. È urgente inoltre trovare un porto sicuro dove poter accogliere l’intero gruppo”, scrive l’organizzazione sul suo profilo Facebook, “sono passate 2 settimane e nulla è cambiato per le persone trattenute a bordo”. Una delle donne è incinta di sei mesi, l’altra invece di pochi mesi e sono tra i 40 migranti in attesa dell’ok allo sbarco da oltre due settimane.

L’odissea dei migranti è iniziata con la partenza dalle coste della Libia ed è proseguita con la rottura del motore del barcone su cui viaggiavano. L’imbarcazione è stata poi intercettata il 13 luglio nei pressi del giacimento offshore di Miskar operato dalla compagnia britannica BG. I migranti sono stati quindi trasportati sulla piattaforma petrolifera. In seguito la nave da rifornimento Sarost 5 li ha presi a bordo e ha fatto rotta su Sfax, in Tunisia, dopo il no di Italia, Malta e Francia. Le autorità locali, tuttavia, hanno negato il permesso di sbarcare. I migranti si trovano quindi in un limbo da oltre una settimana. Martedì scorso in aiuto dell’equipaggio e dei migranti che sono sulla Sarost 5, sono arrivate barche con cibo e medicine. Poi medici della Mezzaluna Rossa sono saliti a bordo, visitando i migranti e offrendo medicinali. Secondo la Mezzaluna Rossa tunisina, i migranti soccorsi hanno fra i 17 e 36 anni e vengono da Egitto, Bangladesh, Camerun, Senegal, Guinea, Costa d’avorio e Sierra leone.

Siamo malati, soffriamo, fisicamente e moralmente. Per favore aiutateci, abbiate pietà. Reagite velocemente perché soffriamo tanto”, ha detto una giovane donna a Radio Radicale. “Il morale a bordo è molto basso. Una delle due donne incinta ha preso medicinali senza mangiare, a stomaco vuoto, e sta molto male”: un’altra testimonianza riportata su Twitter da Scandura. Lunedì il capo della Mezzaluna Rossa di Medenine ha parlato all’agenzia di stampa tunisina Tap e ha avvertito: “Ci troviamo di fronte a un grande problema“.

 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Sgombero Camping river, il racconto degli abitanti rom: “Urla e spintoni. Ora non sappiamo dove andare”

next
Articolo Successivo

Sergio Marchionne, l’ospedale di Zurigo: “In cura da più di un anno”. Fca: “Non lo sapevamo”. La famiglia conferma: “Rispetto per la privacy”

next