Duro attacco pronunciato ai microfoni di Radio Goal (Radio Kiss Kiss Napoli) dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla norma che che limita l’acquisto di calciatori extracomunitari da parte delle società di calcio, regola che non permetterebbe al Napoli di tesserare il portiere della nazionale messicana, Guillermo Ochoa. “È una limitazione da coatti cerebrali” – accusa De Laurentiis – “Solo un coatto cerebrale ha potuto far passare questa norma in Federcalcio, ma, poiché la Federcalcio è stata commissariata, evidentemente il coattismo non era un germe latente, ma già vigeva e dilagava imperando ovunque. Abbiamo questo problema in Italia: non possiamo avere più di un certo numero di calciatori extracomunitari. Il motivo? Perché, secondo il credo lotitiano, così si tutelerebbe la nostra Nazionale e si consoliderebbe la sua forza. E infatti abbiamo visto come è andata a finire con la Nazionale: Lotito e Tavecchio hanno saputo scegliere un allenatore che io stesso avevo esonerato dopo due mesi che allenava il Napoli in serie C (Gian Piero Ventura, ndr). Non credo che, se io esonero uno in serie C, questo debba allenare la Nazionale italiana”. E rincara: “Quando parlo di coattismo cerebrale, mi riferisco a un coattismo totale. Quando poi si pensa addirittura che, non prendendo extracomunitari e limitandone l’importazione, io debba, secondo loro, massimizzare i risultati della Nazionale italiana, abbiamo visto quali sono stati i riscontri. In Portogallo non hanno limitazioni sugli extracomunitari e hanno vinto l’Europeo. Idem in Belgio e sono stata la più bella realtà al Mondiale“. De Laurentiis chiosa: “Noi abbiamo solitamente questo modello di auto-castrazione, forse perché siamo un Paese dove il pentimento ci viene inserito sin dalla nascita: ‘pentiti, pentiti, perché dovrai morire'”.

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