La signora Bonolis pubblica la copertina del libro "Invidia il prossimo tuo" di John Niven e finisce ancora una volta nel mirino dei suoi numerosi follower, su Instagram la seguono più trecentomila persone
Sonia Bruganelli ci ricasca e pubblica nuovamente una foto nell’aereo privato, questa volta su una poltrona di pelle con il libro “Invidia il prossimo tuo” di John Niven. La signora Bonolis finisce ancora una volta nel mirino dei suoi numerosi follower, su Instagram la seguono più trecentomila persone. “E’ stata una provocazione, la volontà di dire: criticate? E vabbè… Ve la siete cercata. Mi dicono ‘vai a lavorare’. Dà fastidio che sia quella che ha avuto la fortuna di sposare uno ricco. Non sono la bellezza stratosferica, eppure ho sposato Bonolis. La bellissima, apparendo, ti dà la dimensione della differenza rispetto alla persona normale. Belen sull’aereo privato è accettata, io faccio rabbia perché il mio lusso sembra ancora meno guadagnato“, replica l’ex volto dei fotoromanzi in un’intervista al Corriere della sera.
Classe 74, una laurea in Scienze della Comunicazione e dal 2002 sposata con il famoso conduttore che aveva incontrato nel 97 negli studi di Tira e Molla. Dal loro amore sono nati tre figli (Silvia, Davide e Adele) ma guai a chiamarla “moglie di”: “Paolo, nei commenti, passa per essere la mia vittima. E, non essendo io un personaggio pubblico, mi considerano solo “moglie di” e danno per scontato che viva a suo carico. Invece, ho una società di casting e produzioni tv, la Sdl2005: non solo lavoro io, ma do lavoro a trenta persone. Scovo i talenti che vanno nei programmi di Paolo e non di Paolo, produco format”.
Più volte la Bruganelli è finita al centro delle polemiche per l’ostentazione della ricchezza familiare, per l’esibizione delle sue vacanze ma anche per qualche scivolone sui soldi (“Che ci faccio con 30 euro?” aveva detto con tono snob davanti al bancomat). Non nasconde la sua passione per le borse Chanel: “Sono un mio debole e me le posso permettere. Ne ho tante, ma meno di Chiara Ferragni. E me le compro io. Se prendessi soldi da qualcuno, sarei schiava: dovrei fare un Instagram che piace agli sponsor. Il mio acquisto più folle? Una poltrona composta di 200 panda in peluche. Paolo non la tollera, l’ha pagata lui ed è stato uno shock”.
La decisione di ricorrere all’uso dell’aereo privato era in realtà legato alle condizioni di salute della figlia Silvia: “Ha problemi motori. Fino a poco fa, si spostava solo in carrozzina. Ora, dopo tanti sacrifici e fisioterapia, è quasi autonoma. La gente giudica senza sapere”. Poche settimane fa la Bruganelli in un’intervista a Dagospia si era lasciata andare a racconti vagamente hot: “La fedeltà fisica, pur perseguendola, è qualcosa di innaturale. Una sovrastruttura culturale. Non siamo nati per resistere alle tentazioni e ai piaceri del corpo. La fedeltà è qualcosa cconcerne lo spirito. E’ un sentimento complesso, nobile. Che appartiene all’anima. La fedeltà non può prescindere dalla stima e dalla complicità“. Al giornalista che chiedeva se aveva mai avuto sogni saffici aveva risposto con tono provocatorio: “Che domanda! Sognare non costa nulla“.