“Ministra o ministro? Va bene ministro con la O”. Risponde così al giornalista Andrea Pancani il ministro della Salute, Giulia Grillo, nel corso della trasmissione Coffee Break, su La7. La parlamentare M5s puntualizza innanzitutto la posizione sulle liste d’attesa, la cui organizzazione è regionale: “Il mio compito è quello di assicurare che le Regioni eroghino i servizi ai cittadini. Farò la maestra cattiva, che va e interviene sulle grandi criticità. Non ho potere diretto come ministro, ma posso esercitare una spinta politica, una ‘moral suasion’. Su questo tema so che anche il presidente della Repubblica Mattarella è molto sensibile, quindi so di poter contare su un grande appoggio per far capire ai manager sanitari e agli assessori regionali che il problema delle liste d’attesa non è affatto secondario, perché tante volte i cittadini rinunciano a curarsi. Però lo dico sepre: miracoli non ne faccio” – continua – “non ho la bacchetta magica. Però il mio impegno sarà già una garanzia per i cittadini. Sulle situazioni importanti Giulia Grillo come ministro della Salute sarà presente e vicina ai cittadini”. Sui vaccini precisa: “Sia il M5s, sia la Lega hanno sempre criticato il decreto Lorenzin, non l’abbiamo mai nascosto, soprattutto per la modalità con cui è avvenuto. Siamo passati da una situazione di tranquillità sui vaccini a una emergenza incredibile in cui, con una epidemia di una sola malattia, il morbillo, sono stati introdotti 10 vaccini obbligatori. C’era stato un calo vaccinale ma non era stato improvviso, si doveva intervenire prima. Si è deciso di intervenire con un decreto che all’inizio era molto aggressivo ed è stato poi molto limato”. E annuncia: “Adesso vogliamo introdurre un sistema che è più fondato su un’alleanza tra medico e cittadino. Cioè, non varrà più il “ti frusto se non ti vaccini”. I vaccini sono utili, non è che il cittadino non lo capisce se tu glielo spieghi. Poi è chiaro che se c’è un’epidemia, come quella del morbillo, preferiamo essere un po’ più drastici e arrivare col tempo alla fase della raccomandazione. Su altre coperture vaccinali si può intervenire anche con un atteggiamento di alleanza” – prosegue – “Però voglio rassicurare tutti, anche la senatrice a vita Elena Cattaneo, che ieri ha dichiarato di avere paura. Non deve avere paura, come peraltro non l’aveva prima del decreto Lorenzin. Non bisogna fare terrorismo psicologico su queste cose, perché la gente poi si spaventa. E non bisogna fare neppure terrorismo, dicendo che i vaccini fanno venire le malattie, perché non è vero. I vaccini prevengono le malattie”. Infine, alla domanda di Pancani, che le chiede se ci debba essere a tutti i costi discontinuità con l’operato di Beatrice Lorenzin, il ministro pentastellato risponde: “Secondo me, sì. Assolutamente”