Era impegnato nell’operazione Strade Sicure a Palazzo Grazioli il caporale Enrico De Mattia che sabato 28 luglio si è tolto la vita. La notizia, resa nota dal sito GrNet.it, è stata confermata dagli ambienti militari. Il giovane 25enne durante il turno pomeridiano sarebbe entrato in un bagno del palazzo, residenza romana di Silvio Berlusconi, portando con sé la pistola d’ordinanza e si sarebbe sparato in testa. Non si conoscono per il momento le motivazioni che hanno indotto il venticinquenne originario di Angri (Salerno) e proveniente dal I Reggimento Granatieri di Sardegna a togliersi la vita.

Quello di De Mattia è il terzo suicidio di un militare nell’ambito Strade Sicure: nel dicembre 2017 un altro granatiere si era impiccato durante un periodo di licenza a Spoleto, poi lo scorso febbraio nel centro di Roma un bersagliere 29enne si era tolto la vita nella stazione metro Barberini.

“Ho contattato i vertici della Difesa per comprendere la veridicità della notizia: è ufficiale purtroppo, un militare in servizio in operazione “strade sicure” si è tolto la vita. Riserbo e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento”, Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera commenta così la notizia della morte del giovane caporale.

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