Pochi giorni prima della notizia sulla chiusura delle indagini sulla Metro C (i pm ipotizzano una truffa da 320 milioni, truffa e corruzione), siamo andati a vedere come funziona il servizio. A fine maggio la sindaca Virginia Raggi su Facebook affermava che la nuova linea metro aveva raggiunto picchi di 70mila passeggeri al giorno con una media di ventimila. Dal 12 maggio scorso è stata aperta la stazione di San Giovanni snodo tra metro C e linea A. Il Campidoglio ha in progetto di continuare a lavorare per estendere il servizio nel quartiere di Prati passando per il centro storico. Già nei primi giorni l’apertura della stazione di interscambio con la metro A aveva portato a problemi di sovraffollamento che hann fatto ‘tappo’ proprio a San Giovanni. E a sentire quello che raccontano molti passeggeri la linea presenta molte problematiche: da soste più lunghe in banchina, all’aria condizionata che si rompe, interruzione improvvisa del servizio e scale mobili fuori uso. Anche il gruppo Facebook Salviamo la metro C sta ricevendo molte segnalazioni. “C’è un grosso problema per il decoro urbano delle stazioni e della mancanza di illuminazione nelle stazioni più periferiche che aumenta i rischi per chi rientra in tarda sera” spiega Leonardo Ferraro uno degli amministratori del gruppo . Resta poi almeno per ora una frequenza delle corse che si attesta ogni 12 minuti, molto bassa per una metropolitana. “A fine anno con due nuovi mezzi potremo scendere a 9 minuti – spiega al Fatto.it il presidente della Commissione Mobilità del Comune di Roma Enrico Stefàno – quando fra 2/3 anni sarà completato il tronchetto di inversione in costruzione in via Sannio, dopo la stazione di San Giovanni, si potrà scendere ulteriormente”. Attualmente San Giovanni è il capolinea e i treni fanno semplicemente avanti e indietro
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