“Quello che passa tra le righe dei giornali in questi giorni è l’idea che qualcuno vorrebbe far sparare di più in Italia. E’ un’accusa indecente, che io rigetto al mittente”. Così, a In Onda (La7), il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, attacca la stampa in merito alla legge sulla legittima difesa. E continua: “Il nostro governo si sta impegnando a far sentire finalmente ai cittadini la presenza dello Stato, anche sul fronte della sicurezza. Nessuno sta dicendo che bisogna sparare. La legge attuale sulla legittima difesa è una buona legge, ma ha importanti zone d’ombra. Il governo sta lavorando per trovare un punto di equilibrio giusto per eliminare queste zone d’ombra. E il confronto è molto serio. Lo sto ripetendo ogni giorno e, credetemi, sta diventando pesante dire la stessa cosa quotidianamente, perché sono sicuro di essere chiaro su questo tema”. Bonafede spiega: “Io e il governo vogliamo semplicemente che una persona, che si difende legittimamente in casa sua da un’aggressione, ha diritto a una norma chiara, facilmente applicabile. Una norma che non lo costringa a entrare in cavilli giuridici che lo costringono ad affrontare da solo tre gradi di giudizio. Non sta a me difendere Salvini, perché si difende benissimo da solo. Ma lui ha detto più volte che nessuno vuole assecondare il Far West in Italia e che la sicurezza spetta alle forze dell’ordine”. Il ministro M5s aggiunge: “Sul tema della legittima difesa c’è ormai un’ossessione dei media nazionali. Alla commemorazione di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta un giornalista è venuto da me per farmi domande sulla legittima difesa, dopo che per una settimana ho risposto ogni giorno. Se in Italia l’informazione deve sempre cercare di dire ai cittadini che il governo vuole distribuire pistole, allora questa cosa mi fa schifo. Anche basta”. E rivolge un appello finale ai telespettatori, rispondendo ironicamente a uno dei conduttori David Parenzo: “’State sereni’ non si dice. Dovete stare tranquilli, perché il governo sta lavorando per garantirvi la sicurezza. La sicurezza non dovete garantirvela da soli, perché questa è una democrazia e uno Stato di diritto”
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