L'ordine del giorno, approvato all'unanimità, è vincolante. Per il Pd, che ha promosso l'odg, l'iniziativa nasce dalla volontà di valorizzare la rete dei consultori pubblici, applicare pienamente la legge 194 nella parte che riguarda la prevenzione e fornire alle donne aiuto sul metodo contraccettivo per loro più idoneo
Sì ai contraccettivi gratuiti per i ragazzi e le ragazze fino a 24 anni nei consultori pubblici e privati accreditati della Lombardia. La proposta presentata con un Ordine del giorno dal Pd – prima firmataria Paola Bocci – è stata approvata all’unanimità dalla Regione a guida leghista. Per i promotori si tratta di un’iniziativa di sostegno alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto tra i giovani, e alla procreazione responsabile.
A questo impegno si aggiunge la volontà di “implementare e valorizzare la rete dei consultori pubblici”, applicare pienamente la legge 194 nella parte che riguarda la prevenzione per le donne italiane e straniere, permettere infine a ragazze e ragazzi fino ai 24 anni di età di ottenere gratuitamente, presso i consultori, la consulenza del medico o dell’ostetrica e poter aver un consulto sul metodo contraccettivo più idoneo.
“È responsabilità delle istituzioni fare di tutto sia per evitare le conseguenze tragiche di una malattia devastante come l’Hiv, sia per rendere i giovani più consapevoli delle proprie scelte, che non devono essere dettate dalla condizione economica – sottolinea Bocci – Negli ultimi anni si è abbassata notevolmente la guardia sull’Hiv e diventa un problema rilevante soprattutto per le giovani generazioni”.
Per i promotori l’iniziativa sarà anche un valido espediente per prevenire le interruzioni di gravidanza sulla fascia delle giovanissime, generalmente in declino da anni, ma che comunque faticano a diminuire. Contemporaneamente il Pd ha ottenuto l’approvazione di un emendamento che incrementa di 200mila euro le risorse per la rete dei centri antiviolenza.
La Lombardia con questa decisione segue l’esempio delle regioni del Piemonte e dell’Emilia Romagna.