Il professore rischia il processo per istigazione all’odio razziale. Per la prima volta è stata applicata la direttiva Spataro, voluta dal procuratore capo per contrastare in tempi rapidi i reati di odio razziale e discriminazione etnico-religiosa
Aveva insultato un alunno cinese di 12 anni chiamandolo ‘cinese di m…’, ora un professore di educazione tecnica di una scuola media di Torino rischia il processo per istigazione all’odio razziale. La pm Mario Bendoni ha chiuso le indagini a carico del docente e nelle prossime ore verranno notificati gli atti formali.
Il presunto episodio di razzismo era stato subito segnalato dall’istituto all’Ufficio scolastico regionale e i genitori di tutti gli alunni della classe avevano chiesto che il docente venisse sospeso dall’incarico.
Per questo caso verrà applicata per la prima volta la direttiva del procuratore capo di Torino Armando Spataro, presentata a inizio luglio. Le linee guida sono state scritte per un più efficace contrasto dei reati motivati da ragione di odio razziale e discriminazione etnico-religiosa.
La direttiva prevede che i magistrati possano trattare come prioritari tutti i procedimenti che riguardano reati di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale e religioso, con indagini rapide volte all’individuazione dei responsabili.