“Forza Italia e Pd avrebbero ricostituito il patto del Nazareno per bocciare la nomina di Foa a presidente della Rai? Questo è un colpo basso del M5s, parlano di patto del Nazareno perché sanno che questa cosa ci fa male e cercano di colpirci. Ha ragione la Gelmini, invece. Il vero patto del Nazareno è quello tra M5s e Lega, visto che sono due forze così distanti”. Sono le parole dell’europarlamentare di Forza Italia, Elisabetta Gardini, ospite di Coffee Break (La7), commentando il post pubblicato su Facebook da Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera (“Oggi si è ricostituito il patto del Nazareno per bloccare la nomina di Foa. Forza Italia e Pd si sono schierati contro di lui (…) Dal Pd te lo aspetti, ma da Forza Italia? E’ un colpo basso alla Lega. Non siamo loro alleati, ma da noi avranno sempre lealtà e correttezza”). Gardini rincara: “I 5 Stelle promettono correttezza nei confronti della Lega? Veramente sono doppi, anzi tripli. Basta vedere cosa votano al Parlamento Europeo e cosa fanno qua. Lì sono a favore dell’accoglienza per tutti gli immigrati, qui invece si mimetizzano in modo carsico”. Poi si esprime con toni critici sulle dichiarazioni rese ieri in un’audizione al Senato dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, circa i timori infondati su uno stop al Tav Torino-Lione: “Ieri Toninelli sembrava una sfinge. Come fanno sempre i 5 Stelle, danno un colpo al cerchio e un altro alla botte. Cercano di mimetizzarsi e non fanno capire agli elettori cosa davvero vogliono fare. Questo è evidente nelle aule parlamentari. A maggio al Parlamento Europeo il M5s ha fatto una guerra frontale al gasdotto Tap. La verità è che i signori 5 Stelle sono il partito del No all’ennesima potenza. E questo costa tanto al Paese. I 5 Stelle sono anche una compagnia di giro, perché sono gli stessi No Tav che poi diventano No Tap e che poi vengono in Veneto e si sdraiano sui binari. E fanno tutte quelle cose che inchiodano il Paese”. Gardini chiosa: “Questo governo ha i giorni contati. La Lega non può accettare, per esempio, la rivolta degli imprenditori del Nord, come abbiamo visto io e Tajani in occasione di una visita”