Il Chievo Verona il suo presidente Luca Campedelli sono stati nuovamente deferiti al Tribunale federale nazionale per il caso delle plusvalenze fittizie. Dopo che il primo deferimento era stato dichiarato improcedibile per un vizio di forma, il procuratore federale della Figc ha istruito un nuovo procedimento senza perdere tempo: l’obiettivo è avere una sentenza a metà agosto, prima dell’inizio del campionato di Serie A. La procura guidata da Giuseppe Pecoraro nel primo processo aveva infatti chiesto 15 punti di penalizzazione nello scorso campionato, una sanzione equivalente alla retrocessione in B per il club veneto. E per questo intanto il Crotone, l’eventuale squadra ripescata, ha chiesto il rinvio delle prime due giornate del Chievo, in attesa che la situazione si sia delineata. Situazione che rimane invece confusa nella serie cadetta, dove al momento risultano iscritte 19 squadre su 22 ed è a rischio l’inizio del campionato, fissato per il 25 agosto.
Oltre al presidente e alla società per responsabilità diretta ed oggettiva, sono stati deferiti altri quattro dirigenti: Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli. Secondo l’ipotesi della Procura, Chievo e Cesena si sarebbero scambiati ben 30 calciatori con plusvalenze per milioni di euro. Il club bianconero è stato già condannato a una penalizzazione di 15 punti nella stagione 2018/19 che però non sconterà perché è fallito. Il club veneto, con una sanzione simile, vedrebbe comunque salva la sua posizione in Serie A. “Sarebbe paradossale se dovesse partecipare ancora dopo tutte queste plusvalenze false”, ha commentato Gianni Vrenna, presidente del Crotone, in un’intervista a Radio Radio.
“Noi – annuncia Vrenna – chiederemo che si fermi il Chievo Verona per arrivare alla fine del processo con tutta la situazione chiara”. “Noi siamo tra le prime società per il rispetto dei bilanci, cerchiamo di non fare mai il passo mai più lungo della gamba. Sono 25 anni che faccio calcio e nel momento in cui ho la fortuna di stare in Serie A cerco di mantenerlo facendo molta attenzione lavorando sui giovani e tenendo i contratti bassi, ma poi cosa vedo nelle altre società? Contratti super e acquisti di giocatori giustificati con false plusvalenze”, attacca il presidente del club calabrese.
Serie B – E mentre il Crotone chiede di rinviare le prime due partite nel massimo campionato del Chievo e pure il proprio debutto in B, slitta anche la presentazione del calendario della serie cadetta, come deciso dal Consiglio direttivo della Lega B. Il calendario verrà svelato a Milano in data da definire, quando il quadro sarà chiaro: il rischio è che non si faccia in tempo a fare tutto prima del 25 agosto, data in cui è fissato il calcio d’inizio. Alle 19 squadre già iscritte, se ne aggiungeranno tre ripescate, mentre il Crotone spera di tornare in Serie A. Con gli attuali criteri, Novara, Catania e Siena sono in testa alla graduatoria per i ripescaggi, ma è tutto in sospeso per i ricorsi di Avellino e Ternana.
Serie C – Confusione che si ripercuote anche sui tre gironi della Serie C, ancora lontani dall’essere definiti. I calendari, che andavano stilati il 6 agosto, sono stati rimandati al 22: il campionato quindi molto difficilmente comincerà il 25 agosto come inizialmente previsto. In Serie C sono state quattro le squadre che hanno lasciato un posto vuoto: Mestre, Reggiana, Andria e Bassano. Un buco che si è allargato con i ripescaggi in B dopo l’esclusione di Bari, Cesena e per ora Avellino. Tre posti sono stati definiti e saranno occupati da Cavese, Imolese e Juventus B. Il club bianconero è stato infatti l’unico ad accettare la proposta della Federazione in termini di seconde squadre. Ma il rischio è che il format di 60 squadre, già eluso nella passata stagione con 57 partecipanti, non venga rispettato neanche quest’anno.