Gli uffici dei Beni culturali rispondono a Toccafondi (Civica Popolare): "Ci sarà da aspettare ancora, lavori per 7 milioni". Il gioiello architettonico del 1565 fu realizzato in sei mesi, ma serviranno altri due anni per adeguarlo e restituirlo alla città
“Il Corridoio Vasariano? Se va bene riaprirà nell’estate del 2020”. L’annuncio è del ministero per i Beni culturali che ha risposto all’interrogazione del deputato toscano Gabriele Toccafondi (di Civica Popolare, ex sottosegretario alla Pubblica istruzione nei precedenti governi di centrosinistra). Ilfattoquotidiano.it aveva già anticipato che i tempi per la riapertura del passaggio esclusivo sopraelevato che collega l’edificio degli Uffizi a Palazzo Pitti, a Firenze, si fossero di parecchio allungati. Secondo le previsioni di due anni fa del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, il Vasariano avrebbe dovuto essere riaperto il 27 maggio scorso, in occasione del 25esimo anniversario dell’attentato di via dei Georgofili.
“Ci sarà da aspettare almeno due anni per restituire a Firenze un suo bene – dice Toccafondi all’agenzia Dire – Il Mibac, infatti, spiega che per i lavori sono stati previsti 7 milioni di euro dal piano stralcio cultura e turismo, e che questi lavori comprenderanno la realizzazione delle uscite di sicurezza, l’esecuzione di alcune opere di miglioramento sismico, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di due servizi igienici per il pubblico e il recupero di alcuni spazi a servizio del percorso”. Senza dimenticare altri passaggi della vicenda: infatti un altro problema sono i tempi di progettazione e di realizzazione dato che, secondo quanto risposto dal ministero, “il progetto esecutivo sarà terminato entro l’autunno e poi si dovrà procedere alla gara per l’esecuzione dei lavori”. Lo stesso ministero “calcola che il tempo previsto per l’esecuzione dei lavori sarà di circa un anno e mezzo: il che vuol dire – conclude il deputato di Civica Popolare – che se tutto va bene il Vasariano sarà riaperto fra due anni, burocrazia permettendo”. Con buona pace di visitatori, operatori turistici e di tutti coloro che pensavano potessero bastare pochi mesi per riaprire questo gioiello architettonico, realizzato in soli sei mesi Giorgio Vasari nel 1565, ma chiuso dal 1° dicembre 2016.