Solo poche ore dopo il botta e risposta tra il presidente Usa Donald Trump e la star dell’Nba LeBron James che ha scatenato il web, anche la First Lady Melania è intervenuta sulla questione. E ha dato ragione al cestista, schierandosi contro il marito: “Sta facendo cose molto buone nella sua comunità e a sostegno delle future generazioni” ha fatto sapere tramite la portavoce ufficiale della Casa Bianca, Stephanie Grisham. La First Lady ha detto anche di incoraggiare il giocatore di basket e di apprezzare soprattutto il suo impegno nel fare beneficenza: nei giorni scorsi, James ha aperto una modernissima scuola per i bambini che vivono in famiglie disagiate nella sua città natale in Ohio.
Un vero smacco per Donald Trump, soprattutto dopo che nei giorni scorsi anche la sua figlia prediletta, Ivanka Trump, aveva preso le distanze da lui, criticando la sua politica sui bambini immigrati e i violenti attacchi del padre nei confronti dei media. Ma LeBron ha incassato le lodi anche di un’altra first lady, Michelle Obama.
Il cestista aveva accusato Trump di usare lo sport per dividere il Paese ed era tornato sulla polemica dei giocatori di football americano che si inginocchiano all’inno in segno di protesta contro il razzismo e le violenze della polizia sui neri. Per di più durante un’intervista con Don Lemon, trasmessa alla Cnn – odiata dal presidente statunitense. “È stato intervistato dall’uomo più stupido della tv, è riuscito a far sembrare LeBron intelligente, il che non è facile!” aveva twittato Trump in risposta, scatenando le polemiche.
Who’s the real dummy? A man who puts kids in classrooms or one who puts kids in cages? #BeBest https://t.co/XO50qVksnR
— Don Lemon (@donlemon) 4 agosto 2018
E se LeBron non dà spazio alle polmiche, non rispondendo direttamente al presidente statunitense, Don Lemon non si fa problemi e twitta: “Chi è veramente stupido? Un uomo che mette i bambini in una scuola o quello che mette i bambini in una gabbia?” . Il riferimento è alla politica di “tolleranza zero” in materia di immigrazione clandestina per cui dei minori sono stati separati dai genitori. A sostegno di Lebron James si è schierato anche l’altra leggenda della Nba, Michael Jordan, tirato in ballo proprio da Trump che ha concluso il tweet incriminato con un “I like Mike!”. Jordan ha però dichiarato di stare con LeBron che “sta facendo un lavoro straordinario per la sua comunità”.