Si chiama Kone Karamogo, ma lo chiamano tutti Cara. Un soprannome che racchiude la storia di resilienza di questo giovane di 27 anni, originario della Costa D’Avorio e cuoco della mensa del Circolo Arci Bugiani di Pistoia. Ama cucinare la pasta e fagioli, la lasagna ma anche i piatti del suo paese come l’Attiéké e parla con accento toscano. Partito da Abidjan, dopo un viaggio durato più di un anno attraverso Mali e Algeria è arrivato il Libia, dove è stato detenuto e torturato dal gruppo criminale Asma Boys, prima di arrivare in Italia. Una difficile integrazione e una fuga a Bardonecchia per cercare di raggiungere la Francia, fino all’incontro con la cucina italiana, che ha tirato fuori un talento e la sua capacità di aiutare gli altri, grazie a un progetto di volontariato diventato un lavoro e una nuova famiglia per Cara

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