A una settimana dal no della Vigilanza alla nomina di Marcello Foa come presidente della Rai, il nodo resta irrisolto e le opposizioni tornano ad attaccare il governo gialloverde chiedendo che individui un altro nome. I capigruppo Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci hanno incontrato i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati per chiedere “di intervenire a difesa del Parlamento, della Camera e del Senato e delle nostre prerogative”. Intanto Usigrai, Fnsi e Ordine dei giornalisti hanno notificato al direttore generale della tv pubblica Fabrizio Salini, al cda e ai presidenti delle Camere un parere legale in base al quale il consiglio di amministrazione “non può operare senza un presidente la cui nomina sia efficace per effetto del parere favorevole della commissione di Vigilanza”. Solo due le certezze: la convocazione dell’ufficio di presidenza della Vigilanza Rai per martedì mattina alle 8:30 e quella del consiglio di amministrazione per mercoledì alle 16.
All’ordine del giorno del cda ci sono solo le comunicazioni del presidente e il calendario dei lavori e non le nomine per le testate. Il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha invece convocato l’ufficio di presidenza per fare il punto sullo stallo che si è venuto a creare ai vertici di viale Mazzini dopo la bocciatura di Foa. Non è escluso, secondo fonti parlamentari, che domani venga ufficializzata l’audizione del ministro dell’economia, Giovanni Tria, in quanto azionista della tv pubblica.
“È chiaro l’indirizzo e la bocciatura da parte della commissione di Vigilanza del candidato presidente. Bisogna che il governo ne prenda atto e che sia conseguente”, ha detto il capogruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci dopo l’incontro con la seconda e terza carica dello Stato. “Quindi abbiamo chiesto a Fico e Casellati di intervenire a difesa del Parlamento, della Camera e del Senato e delle nostre prerogative”. “Continuare a insistere su un candidato bocciato dalla commissione parlamentare significa non rispettare la volontà popolare che si esprime nel Parlamento e significa non tenere presente che la Rai è un servizio pubblico”, ha aggiunto Delrio. “E come tale non è al servizio di nessuno, tantomeno di un partito politico. Chiediamo e abbiamo chiesto che si faccia presto a sottoporre una nuova proposta nell’interesse della Rai e dei cittadini”.
“Non è accettabile che la Rai resti in queste condizioni senza vertice perchè qualcuno ha interesse a giocare con la pausa estiva”, aggiunge il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. “Basta abusi di legge e prese in giro, basta discussioni sui giornali: la Vigilanza si riunisca e valuti l’assunzione di tutte le decisioni necessarie a far rispettare il voto del Parlamento”. Per Carla Cantone, componente Pd nella bicamerale, “la convocazione dell’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza è un atto importante perché riafferma le prerogative del Parlamento rispetto al meccanismo di nomina dei vertici della Rai”. Ma “vorremmo chiedere ai colleghi 5 Stelle se non siano in imbarazzo nel continuare a ripetere lo slogan ‘politica fuori dalla Rai’ dopo che il loro alleato Salvini minaccia di forzare le regole pur di imporre un suo uomo. Per loro tutto questo è coerente con il principio dei ‘partiti fuori dalla Rai’?”,