Cinema

Robert Redford annuncia il ritiro dalle scene dopo 60 anni di carriera: “Quello in uscita è il mio ultimo film”

The Old Man & The Gun uscirà negli Stati Uniti il 28 settembre e nella pellicola Redford ha il ruolo di Forrest Tucker, un criminale di professione che ama svaligiare banche e che scappa di prigione

di F. Q.

Robert Redford dice addio alle scene. A 81 anni, l’attore ha annunciato il suo ritiro e ha detto che The Old Man and The Gun è il suo ultimo film. In un’intervista a Entertainment Weekly ha detto di voler tener fede a quanto aveva già ipotizzato nel 2016: “Mai dire mai – ha commentato nell’intervista – ma sono giunto alla conclusione che questo sarà l’ultimo film in termini di recitazione e poi mi avvierò alla pensione, perché faccio questo lavoro da quando avevo 21 anni”. The Old Man & The Gun uscirà negli Stati Uniti il 28 settembre e nella pellicola Redford ha il ruolo di Forrest Tucker, un criminale di professione che ama svaligiare banche e che scappa di prigione.

Redford, figlio di un lattaio, è cresciuto in un ambiente umile. Ed ha avuto una giovinezza decisamente ribelle: l’università grazie ad una borsa di studio sportiva, poi la fuga in Europa, dove girava in autostop e sopravviveva con la vendita di quadri che ha dipinto fino a quando non è stato scoperto in una scuola di recitazione a New York. Ma dopo un film come A piedi nudi nel parco con Jane Fonda e la commedia western Butch Cassidy con Paul Newman, Redford diventò rapidamente un idolo del grande schermo nella Hollywood di fine anni ’60.

Indimenticabile in Come eravamo con Barbra Streisand per la regia del suo amico Sidney Pollack che lo diresse insieme a Meryl Streep anche ne La mia Africa. Con La stangata, che ottenne 7 premi Oscar e grazie al quale Redford ricevette la sua prima nomination come attore protagonista. Dopo il successo de Il grande Gatsby, del 1974, l’attore iniziò un percorso cinematografico sempre più impegnato e di denuncia, politica e sociale. Da Tutti gli uomini del presidente, del 1976, dove recitò accanto a Dustin Hoffman in una pellicola sullo scandalo del Watergate e che ottenne sei nomination agli Oscar, fino a I tre giorni del condorIl cavaliere elettrico e Brubaker.

Nel 1980 iniziò la sua carriera come regista, esordendo con un film che ebbe un enorme successo di pubblico e critica e gli valse l’Oscar come miglior regista: Gente Comune (1980). Poi arrivò Milagrò(1988), con l’attrice Sonia Braga della quale si invaghì e con la quale ebbe una liason durata tre anni. E ancora In mezzo scorre il fiume (1992), Quiz Show (1994), sui brogli del mondo televisivo, e nel 1998 L’uomo che sussurrava ai cavalli, basato sul romanzo di Nicholas Evans.

Dall’inizio del nuovo millennio Redford ha diretto altri quattro film: nel 2000 La leggenda di Bagger Vance, nel 2007 Leoni per agnelli, presentato al Festival di Roma, nel 2010 The Conspirator, poi The Company You Keep del 2012, che segnò anche la sua prima partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia. Due gli Oscar per Redford, uno come miglior regista nel 1981 per Gente comune e l’altro alla carriera nel 2002

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