Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nell'informativa in Senato: "Costi quantificabili in un milione di euro" per rifare il raccordo A1-A14. Il titolare del Mit ha anche annunciato di voler "incentivare l’installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose di presidi di guida assistita"
Ci vorranno “non meno di cinque mesi” per la ricostruzione del raccordo che unisce l’A1 e l’A14 all’altezza di Borgo Panigale, distrutto dall’esplosione di un’autocisterna con materiale infiammabile che ha ucciso una persona e ferite altre 145. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli nell’informativa sull’incidente in Senato, sostenendo però che “le simulazioni sul traffico ci dicono che con l’attuale situazione non avremo disagi in autostrada fino a settembre”. Il titolare del Mit ha anche annunciato di voler “incentivare l’installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose, che superano le 35mila unità secondo i dati in nostro possesso, di presidi di guida assistita” e di lavorare “in sede di discussione europea sul Pacchetto Mobilità, affinché si trovi un giusto equilibrio tra le condizioni di lavoro dei conducenti e la libertà di prestare servizi transfrontalieri per i trasportatori”.
“Non è concepibile dover assistere a scene sconvolgenti come quella che abbiamo visto e rivisto ieri. Non è accettabile“, ha esordito Toninelli nell’Aula di Palazzo Madama dopo aver ribadito la vicinanza del Governo alle persone vittime dell’incidente. In merito alla ricostruzione, “Autostrade per l’Italia sta verificando presso i principali produttori nazionali ed europei la disponibilità in pronta consegna di 12 travi con interasse appoggi di 24,65 metri e con altezza di metri 1,10. Tale eventuale disponibilità consentirebbe di ridurre in modo significativo i tempi della ricostruzione”. Altrimenti la ricostruzione non terminerebbe prima di cinque mesi, ma questo non avrebbe, spiega il ministro, un forte impatto sul traffico: “Non avremo disagi in autostrada fino a settembre, come Governo stiamo cercando di ripristinare livelli sufficienti di circolazione”.
I costi sono quantificabili “in via di massima in un milione di euro, comprensivi degli interventi di demolizione e provvisionali”, ha detto poi Toninelli. “Esperti del mio ministero, unitamente a tre sottosegretari di Stato – ha aggiunto – sono sul luogo dell’incidente. Continueremo ad essere presenti sul luogo dell’incidente per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda e fare luce su questa ennesima tragedia”. Poche ore fa si è tenuto un summit operativo in prefettura, “anche per individuare la disponibilità dei siti per poter procedere alle operazioni di demolizione delle parti stabili dell’infrastruttura e alla rimozione dei materiali franati sulla sottostante via Bragaglia, operazioni propedeutiche all’intervento di ricostruzione della sede autostradale”, ha spiegato il Ministro.
Per evitare altri incidenti come quello di Bologna bisogna “alleggerire il traffico merci su gomma” e “dotare i tir di tecnologie per ridurre al minimo il rischio di errore umano“. Toninelli annuncia così la volontà di introdurre “presidi di guida assistita” come dispositivi anticollisione, frenata automatica, controllo predittivo della velocità, per evitare che i mezzi pesanti rischino “ogni momento di trasformarsi in ordigni ambulanti“. Il ministro ha infatti spiegato che “dalle immagini registrate, il camion sembrerebbe non aver frenato, nonostante la coda segnalata, finendo su un mezzo fermo che trasportava fusti di solvente”. Potrebbe essere stato “forse un momento di distrazione o un colpo di sonno”, ha detto il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, titolare dell’inchiesta.
Poi la promessa da parte di Toninelli che “il mio ministero e questo Governo lavoreranno affinché si trovi un giusto equilibrio tra le condizioni di lavoro dei conducenti e la libertà di prestare servizi transfrontalieri per i trasportatori”. “Bisogna contemplare – ha spiegato – una corretta ed equa alternanza tra tempi di guida e tempi di riposo, assicurando piena tutela ai lavoratori della strada. Tutela oggi troppo spesso messa in discussione da forme di concorrenza sleale che penalizzano le nostre imprese dell’autotrasporto”. “Occorre assicurare massimi standard di sicurezza“, ha ribadito il ministro. “Esistono già norme specifiche abbastanza aggiornate riguardanti il trasporto su strada di merci pericolose, anche profilate in base alla tipologia di materiale. Verificherò comunque se a Bologna le regole siano state rispettate”, ha detto Toninelli al Senato.