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Ultimo aggiornamento: 13:40 del 8 Agosto 2018

Foggia, la marcia dei berretti rossi per i diritti dei braccianti. Usb: “Governo si è mosso solo dopo i morti”

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I berretti rossi invadono pacificamente Foggia
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“Basta morti sul lavoro”, “schiavi mai”. Sono alcuni degli slogan che accompagnano l’avanzare della “marcia dei berretti rossi“, partita questa mattina da San Severo e diretta a Foggia contro lo sfruttamento della manodopera in agricoltura. La manifestazione, organizzata dall’Usb, precede di qualche ora una seconda iniziativa che si terrà nel pomeriggio sempre a Foggia, alla quale hanno aderito Cgil, Cisl e Uil e diverse associazioni, per ricordare i 16 braccianti morti negli ultimi giorni sulle strade del Foggiano in due analoghi incidenti stradali.

“Ci sono voluti 16 braccianti morti in 48 ore perché il governo decidesse di muoversi: il presidente del Consiglio Conte in visita a Foggia – ha scritto l’Usb in una nota – se fosse un parlamentare eletto si potrebbe dire che è attento al suo collegio. Salvini pure, ma con la divisa da sceriffo a presiedere il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Di Maio invece lancia un concorso straordinario per l’assunzione di ispettori del Lavoro”

Alla marcia di questa mattina partecipano numerosi migranti che indossano gli stessi berretti rossi che usavano per proteggersi dal sole cocente “mentre raccoglievano i pomodori nei campi per la vergognosa paga di un euro al quintale”, i loro quattro compagni di lavoro morti nell’incidente di sabato scorso sulla provinciale 105 mentre tornavano dai campi. Presente anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Questa è una battaglia di tutto il Paese – ha detto Emiliano – e anche della Puglia”. Perché, ha aggiunto, condizioni di sfruttamento si verificano in tutta Italia.

Sulla questione del caporalato in agricoltura, è intervenuta anche  la segretaria generale della Cisl , Annamaria Furlan, con una lettera aperta al Corriere del Mezzogiorno. “Gli incidenti accaduti in questi giorni a Foggia, con la perdita tragica di tante vite umane, non sono un fatto casuale ma la conseguenza di una grave indifferenza delle istituzioni e delle imprese” ha scritto.  “Alla base c’è un sistema di illegalità diffusa, – sostiene Furlan – nel silenzio delle istituzioni locali, dell’apparato produttivo e financo delle multinazionali dell’industria agroalimentare che fingono di non vedere” aggiunge.

Mentre l’ex presidente della Camera e parlamentare di Leu Laura Boldrini collega  la vicenda alla tragedia di Marcinelle, la strage degli emigrati italiani nella miniera di carbone accaduta 62 anni fa, e di cui ricorre l’anniversario. “L’anniversario ci ricorda che sulle condizioni di lavoro e sui diritti non bisogna abbassare la guardia. Anche per questo è importante sostenere la manifestazione dei braccianti a Foggia” ha scritto su Facebook.

La marcia è partita dall’ex ghetto di Rignano, nel comune di San Severo, e si concluderà davanti alla prefettura di Foggia

 

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