Un “pasticcio”, lo chiama, causato dal governo precedente che ha “scritto malissimo una norma fondamentale bocciata dalla Corte costituzionale su input della Regione Veneto”. Ma nel mirino mette anche il correttivo voluto da M5s e Lega al Senato, che “è stato anche peggio”. Per Filippo Nogarin, sindaco M5s di Livorno, la querelle relativa al congelamento fino al 2020 dei finanziamenti per 96 città dedicati alle periferie va “risolta immediatamente”.
Con un post su Facebook, rilanciato con l’invito a fare presto su Twitter, il primo cittadino della città toscana spiega che “in questi giorni sto facendo avanti e indietro da Roma per provare a risolvere la questione del finanziamento del bando periferie” stoppato nel Milleproroghe. Fondi, dice, “troppo importanti per Livorno” perché “necessari ad abbattere e ricostruire la Chiccaia” e “a ristrutturare e rendere di nuovo fruibile una parte delle Terme del Corallo“, oltre alla riqualificazione del piazzale della stazione e a finanziare progetti di mobilità sostenibile. “Necessari per trasformare il volto della nostra città”, sintetizza.
Sul bando periferie è stato fatto un pasticcio. Il governo precedente ha scritto malissimo una norma fondamentale, rendendola incostituzionale. Il correttivo fatto al Senato è stato anche peggio. Questa partita va risolta immediatamente https://t.co/qunK1CWmvp pic.twitter.com/ZfeuoFufmW
— Filippo Nogarin (@nogarin) 9 agosto 2018
“Facciamo un minimo di chiarezza – argomenta Nogarin – La responsabilità di questo pasticcio è tutta del governo precedente che ha scritto male una norma fondamentale. Infatti è bastato che una regione, il Veneto, la impugnasse davanti alla Corte costituzionale per far saltare il banco e compromettere il lavoro fatto da centinaia di Comuni per presentare i progetti. Ora si sta provando a porre rimedio a tutto questo pasticcio. E io non smetterò di fare avanti e indietro da Roma finché questa vicenda non sarà risolta e il finanziamento del bando periferie garantito”.