“La presa di posizione dei presidi italiani sull’autocertificazione? Mi sembra una polemica surreale e tardiva, nonché un atto politico contro di me che non c’entro niente, perché l’autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo, e utilizzato per tutto il 2017. E’ stato solo proseguito anche per il 2018”. Sono le parole del ministro della Salute, Giulia Grillo, ospite di Omnibus, su La7. Il ministro M5s spiega: “Mi sembra surreale ricevere questo ennesimo attacco politico, ma ormai ho le spalle larghe e mi sono abituata. L’autocertificazione è stata usata per tutto il 2017, e la presa di posizione dei presidi arriva tardi rispetto a una circolare che è più di un mese fa. Non esiste tra l’altro alcuna circolare Grillo, ma una circolare Grillo-Bussetti che riprendeva l’autocertificazione utilizzata appunto per tutto il 2017. Questa misura” – continua – “è stata adottata perché, in mancanza di un’anagrafe vaccinale nazionale, che la Lorenzin non ha fatto, non volevamo caricare di oneri ulteriori i cittadini. Ribadisco però che autocertificare non significa certificare il falso, perché altrimenti ti becchi sei mesi di carcere”. Poi puntualizza: “La scienza è sempre separata dalla politica, nel senso che la scienza fa la scienza e non deve entrare nelle scelte politiche e viceversa. Questo mi sembra ovvio e naturale, ognuno deve svolgere il suo compito. Il diritto alla salute superiore al diritto allo studio? Questo è un tema su cui i costituzionalisti hanno scritto libri, quindi voglio invitare chi la prende alla leggera o chi vuole fare il partito dell’obbligo a riflettere, perché tra i due diritti è sempre difficile capire quale dei due abbia la prevalenza”. Infine, un messaggio ai presidi: “Mi spiace che non sono il loro ministro, ma sono sempre disponibile a un confronto e le strutture sanitarie sono a loro disposizione qualora ne avessero bisogno per qualunque necessità”
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