Anna Boscolo Berto è stata ritrovata all'interno dell'abitazione lo scorso 6 agosto. Dalla perquisizione nell’appartamento e nel garage di uno dei giovani sotto indagine (l'altro è il fidanzato) sono stati scoperti quattro flaconcini vuoti di metadone e una confezione di Xanax. Sono accusati omissione di soccorso e uno dei due di morte in conseguenza di altro reato
Ci sono due indagati nell’inchiesta sulla morte di Anna Boscolo Berto, la 19enne di Chioggia trovata senza vita all’interno dell’abitazione di un amico lo scorso 6 agosto. Si tratta di un 22enne e di un 20enne. Nei confronti di quest’ultimo, F.R., viene ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro reato, e di omissione di soccorso assieme al fidanzato della ragazza, L.S..
La diciannovenne era stata rinvenuta riversa sul letto all’interno della camera da letto dell’alloggio dell’amico, che l’aveva ospitata, nel paese in provincia di Venezia. Gli agenti, intervenuti sul luogo assieme alla polizia scientifica e al medico legale, hanno accertato che sul corpo della ragazza non vi erano segni di percosse o lesioni, per cui la causa della morte è stata attribuita a un’intossicazione acuta da farmaci, su cui però farà luce l’autopsia.
È quindi emerso che la ragazza aveva trascorso la serata con i due giovani, noti come assuntori di stupefacenti. Dalla perquisizione nell’appartamento e nel garage di F.R. sono stati scoperti quattro flaconcini vuoti di metadone e una confezione di Xanax, probabilmente assunti dalla ragazza e causa del malore fatale. Il reato di omissione di soccorso è stato contestato ai due poiché la chiamata al 118 è stata effettuata nella tarda mattinata del 6 agosto, quando L.S. era già uscito di casa per recarsi al lavoro, e diverso tempo dopo che la 19enne aveva manifestato sintomi di malessere.