Tra i 50 e i 200 euro. Tanto pagavano alcuni minorenni, dopo averli adescati online, per avere rapporti sessuali. Una vera e propria “rete di prostituzione minorile”, secondo la polizia di Aosta, che ha arrestato 3 persone con l’accusa di aver indotto a prostituirsi, per un periodo continuativo, diversi giovani nella piena consapevolezza della loro età.
Secondo l’indagine, iniziata nel 2017 e condotta anche attraverso strumenti informatici e telematici, una volta attuato l’adescamento, attraverso l’inserzione di annunci on line su siti web d’incontri, seguivano gli incontri in diversi luoghi, anche appartati, stabiliti di volta in volta, in occasione dei quali i minori svolgevano le prestazioni sessuali richieste, ricevendo ciascuno un corrispettivo in denaro contante variabile dai 50 ai 200 euro.
Le modalità di approccio, particolarmente allarmanti ed idonee ad attingere un’amplissima rete di minori, nonché la forte probabilità di reiterazione delle gravi condotte, hanno portato all’emissione delle misure cautelari. Le tre persone arrestate sono tutte state condotte in carcere.