L’operazione è avvenuta, si specifica dall'account twitter di Sos Mediterranee, "in acque internazionali a 24 miglia dalla costa della Libia, a nord di Abu Kammash". Alcune ore prima, la nave aveva dato la notizia del soccorso dato ad "un’imbarcazione di legno con 25 persone a bordo, tra cui 6 donne, in acque internazionali a 26 miglia dalla costa libica, a nord di Zuwarah"
Due operazioni di salvataggio nelle acque internazionali a largo delle coste libiche. Sono 141 le persone messe in salvo oggi da Aquarius, la nave di soccorso gestita in collaborazione da Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere (Msf) salpata il primo agosto da Marsiglia dopo uno scalo prolungato nel porto francese. A renderlo noto su twitter è la Ong che sottolinea di aver “informato il Centro di Coordinamento Congiunto di Soccorso (JRCC) libico e tutte le altre autorità marittime competenti”.
“Con in totale 141 persone salvate ora a bordo, Aquarius rimarrà in zona ricerca e soccorso attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà”, prosegue l’ultimo tweet dopo aver informato di aver “completato un secondo salvataggio oggi, una barca di legno sovraffollata con 116 uomini, donne e bambini, tra cui 67 minori non accompagnati, per lo più da Somalia ed Eritrea“.
L’operazione è avvenuta, si specifica, “in acque internazionali a 24 miglia dalla costa della Libia, a nord di Abu Kammash“. Alcune ore prima, sempre su Twitter, aveva dato la notizia del soccorso dato ad “un’imbarcazione di legno con 25 persone a bordo, tra cui 6 donne, in acque internazionali a 26 miglia dalla costa libica, a nord di Zuwarah“.
Abbiamo informato il Centro di Coordinamento Congiunto di Soccorso (JRCC) libico e tutte le altre autorità marittime competenti. Con in totale 141 persone salvate ora a bordo, #Aquarius rimarrà in zona ricerca e soccorso attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà pic.twitter.com/GCeRbSBgDc
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 10 agosto 2018
Sempre oggi, intanto, sono ripresi gli sbarchi in Calabria. Sono 72 i migranti approdati sulla spiaggia di Capo Bruzzano, ad Africo, a bordo di un veliero battente bandiera turca. Sono di nazionalità curda irachena e afghana e tra loro ci sono anche dodici minori e venti donne. Sono tutti in buone condizioni di salute. L’imbarcazione, che è stata sequestrata e condotta nel porto di Roccella Ionica, sarebbe partita, secondo le informazioni raccolte, una settimana addietro da un porto della Turchia. Trentatrè migranti saranno accolti in una struttura di Bianco, mentre gli altri 39 verranno ospitati nel centro di prima accoglienza di Roccella Ionica.+
(*Foto da twitter di Guglielmo Mangiapane – Sos Mediterranee)