Leggere le dichiarazioni di Matteo Salvini sulla necessità di reintrodurre il servizio militare per imparare l’educazione e il rispetto dei doveri, dimostra che il ministro vive in un videogame d’azione tutto suo. La proposta è “anacronistica”, di chi la spara per dare fiato alla bocca: la ministra Trenta ha ragione. Mi chiedo quale sia il disegno di società per noi giovani che immagina Salvini.
Premesso che non sono un fan del bonus cultura di 500 euro 18 app, poiché è il metodo di distribuzione che è sbagliato da principio: non si può fare parti eguali tra diseguali. Nella casa del medico i libri ci sono, è invece nella casa dell’operaio che mancano. È con l’istruzione critica ed investendo nella scuola e nell’università, che si formano i futuri cittadini. Così sapranno riconoscere i propri diritti e i propri doveri, ne richiederanno il rispetto e pretenderanno che un ministro dell’Interno come Salvini non passi le ore sui social. Ma al massimo una mezz’ora e per annunciare le cose fatte, come diceva Marco Travaglio in un suo editoriale. Salvini dice:” C’è chi si sveglia la mattina con il gusto di insultare. Poi, vai a vedere e molti hanno 13, 14, 15 anni”. Purtroppo, tante sue uscite – ricordo quella in cui dice che le barche dietro di lui non trasportano clandestini – sono da un quindicenne iscritto in quei gruppi chiusi. È triste dirlo, ma è così.
Il leader della Lega lamenta la mancanza di educazione degli adolescenti, ma non è dei polli da batteria che ha bisogno per prosperare? Per uscire da questa regressione, che Salvini stesso alimenta, dovremmo prendere atto che il modello scuola – azienda, da cui escono polli da batteria, è fallito. Di questa presa d’atto però, non è dato sapere.
Da tempo seguo sui social il ministro dell’Interno, lo osservo per capire il sistema in cui sguazza: la totale disinformazione e le maree di like hanno alimentato un circolo vizioso, con cui lucra sulle paure facendo credere che i problemi si risolvano attraverso la condivisione dei post, e da questo l’elettore si sente motivato. Non c’è persona più codarda, di chi scommette sul raggiro. Se poi Salvini vuole davvero ripristinare il servizio militare obbligatorio, ce lo faccia sapere. Tutti noi giovani, del Nord e del Sud, saremo felici di averlo con noi. Un po’ di educazione e rispetto dei propri doveri, non guasta neanche a lui. Dalle mie parti si dice: “da che pulpito arriva la predica”.