Il 14 Agosto sarà ufficialmente lanciato World of Warcraft: Battle for Azeroth, la settima espansione del celebre mmorpg fantasy di Blizzard – World of Warcraft – che a novembre festeggerà i 14anni dall’apertura.
Gli eventi di Battle for Azeroth inizieranno con Alleanza ed Orda – le due fazioni di cui fanno parte i personaggi dei player in base alla razza scelta – in scontro aperto in seguito alle azioni intraprese dalla Capoguerra dell’Orda, Sylvanas Windrunner (o Ventolesto, per la localizzazione italiana), per assicurarsi il controllo totale sull’azerite, una nuova risorsa dall’alto potenziale magico frutto della solidificazione della linfa vitale del pianeta Azeroth, linfa emersa in superficie in seguito alla “ferita” che il pianeta stesso ha ricevuto durante le battaglia conclusiva di Legion, l’espansione appena conclusasi.
Lo scontro vedrà le due fazioni mandare dunque i propri campioni, i player, verso i due nuovi continenti (Kul’Tiras inizialmente per l’Alleanza, Zandalar per l’Orda) nel tentativo di trovare nuovi alleati per le battaglie a venire nelle due maggiori flotte del pianeta; l’interrogativo principale per Battle For Azeroth rimane legato alla figura del “cattivo” finale che porterà le due fazioni ad unire nuovamente le forze, principali candidati in un’espansione dal sapore marinaro la regina degli abissi Azshara ed Nzoth, il dio antico che si celerebbe dietro la sua trasformazione in naga, meno probabile invece che sia la Capoguerra dell’Orda: nonostante un percorso narrativo che la sta trasformando in un villain, uno scontro con il leader dell’Orda darebbe ai player una sorta di dejavù, visti gli eventi conclusivi dell’espansione Mists of Pandaria che li han visti scontrarsi con l’allora capoguerra Garrosh Hellscream (Malogrido in italiano).
Cosa c’è di nuovo?
Come per ogni espansione di World of Warcraft, Battle for Azeroth porta con se varie novità e cambiamenti rispetto alle precedenti, tra i più importanti troviamo l’introduzione di due nuove tipologie di contenuti: i Fronti di Guerra e la Razzia delle Isole Inesplorate. I Fronti di Guerra, o Warfronts, vedranno 20 player di una fazione impegnati in una battaglia PVE (ossia contro nemici gestiti dal gioco) in uno stile concettualmente simile ad uno strategico, dove dovranno accumulare risorse per creare o potenziare le proprie truppe, contendendo agli avversari al contempo il controllo di vari punti strategici sulla mappa, obiettivo finale riuscire ad invadere la base nemica e sconfiggere il loro generale.
La Razzia delle Isole Inesplorate invece vedrà un gruppo di 3 giocatori impegnato in una spedizione alla ricerca di azerite su delle isole che cambiano in modo casuale ogni volta che le si affronta, presentando dunque al player di volta in volta mostri nemici o alleati diversi aumentando la rigiocabilità del contenuto; ma i 3 player non saranno i soli sull’isola a cercare di raccattare l’azerite, infatti la razzia sarà una corsa contro il tempo per riuscire a finire prima che lo facciano 3 rappresentanti della fazione avversaria che possono essere altri giocatori, se si scegliere la modalità PVP, o personaggi gestiti da un nuovo sistema di intelligenza artificiale, con tre livelli crescenti di difficoltà, capaci di adottare strategie diverse per affrontare i giocatori (ad esempio continuando ad aggredire i player o optando per tenersi a distanza e cercare di dare priorità al ritrovamento della risorsa).
Arriva la Modalità Guerra:
Per Battle for Azeroth è stato rivisto interamente il sistema del World PVP, ossia gli scontri tra giocatori in giro per le regioni di gioco, con la rimozione della distinzione tra server PVP e PVE – nei primi al difuori di aree “santuario” si aveva la totale libertà di combattere con i player della fazione avversaria, nei secondi si poteva combattere solo con coloro che sceglievano di essere attaccabili -, vedendo introdotta la Modalità Guerra, un’opzione simile a quella fin’ora disponibile nei server PVE, permettendo dunque ai giocatori di scegliere quando vogliono combattersi liberamente in giro per Azeroth, venendo dunque raggruppati su istanze delle zone con altri player che hanno effettuato la stessa scelta, e quando vogliono poter giocare senza essere impensieriti dagli avversari. Per incentivare i player ad utilizzare la nuova modalità, coloro che l’attivano avranno accesso ad una serie di abilità aggiuntive, che potranno usare sia contro altri player, che contro i mostri gestiti dal gioco, inoltre ricevono un bonus all’esperienza ottenuta sia dai mostri che dalle quest, a compensazione del rischio rallentamenti. Nelle regioni dei due nuovi continenti, i giocatori che riusciranno ad uccidere una serie di avversari senza venir sconfitti riceveranno lo status di “Assassino” che gli conferirà un bonus del 15% a danni fatti e cure ricevute, al contempo però avranno anche una taglia sulla propria testa che renderà pubblica sulla mappa la loro posizione.
Nuove spedizioni ed incurisioni:
Gli amanti del PVE invece avranno a disposizione 10 nuove spedizioni (o dungeon), 6 disponibile in difficoltà Normale fin da subito al livello 110 (Maniero dei Crestabianca, Santuario della Tempesta e Covo della Libertà per l’Alleanza, Atal’dazar, Tempio di Sethraliss e Grottamarcia per l’Orda), raggiunto il livello 115 i giocatori dell’Alleanza sbloccheranno Tol Dagor mentre quelli dell’Orda Vena Madre. Una volta raggiunto il livello massimo, 120, entrambe le fazioni avranno accesso anche alle quattro spedizioni avversarie ed ai livelli di difficoltà Eroica e Mitica, mentre i giocatori dell’Alleanza sbloccheranno l’Assedio di Boralus e quelli dell’Orda Requie dei Re, entrambi disponibili solo in difficoltà Mitica; per sbloccare l’ultimo dungeon della fazione avversaria, i giocatori dovranno completare parte della campagna di guerra della propria fazione.
A partire dal primo “reset” di settembre saranno disponibili le spedizioni Mitiche+, la modalità lanciata la scorsa espansione che permette di rigiocare le spedizioni con un livello di difficoltà crescente (legato a delle chiavi ottenute al completamento) e dei modificatori che variano su base settimanale, tramite cui cambia il modo di affrontare gli avversari, con l’obiettivo di battere il timer; migliore è il tempo finale ottenuto, migliore è il potenziale bottino ottenibile a fine spedizione. Per quanto riguarda invece le incursioni, o raid, al lancio, ma giocabile a partire da inizio settembre, sarà presente Uldir, un antico complesso titanico situato su Zandalar che ospita 8 temibili boss, mentre si dovrà attendere le successive patch per conoscere quelle successive.
Tra le altre novità un ridimensionamento dei numeri, reso necessario per mantenere più bassi i valori utilizzati nei calcoli (danni e statistiche di personaggi e mostri erano ormai con valori oltre i milioni), l’abbandono del sistema degli artefatti per le armi e degli oggetti leggendari introdotti con Legion, che avevano sbilanciato sopratutto nella prima parte dell’espansione le potenzialità dei personaggi, e reso difficile l’uso di specializzazioni diverse, così come la rimozione dei set di equipaggiamento specifici per ogni classe, il tutto sostituito dal Cuore di Azeroth, una collana che sarà potenziabile raccogliendo azerite (come il potere artefatto di legion), e sbloccare fino a 4 potenziamenti (alcuni selezionabili), in base al livello raggiunto dalla collana, sulle armature per testa, torso e spalle. Durante Battle for Azeroth sarà anche possibile sbloccare due nuove razze alleate per ogni fazione: Troll Zandalari ed Orchi Mag’har per l’Orda, Nani Ferroscuro e Umani di Kul’Tiras per l’Alleanza.
Battle for Azeroth ha sulle sue spalle il difficile compito di seguire una delle migliori espansioni di World of Warcraft, Legion, che tranne per pochi aspetti è riuscita ad accontentare gran parte della playerbase del titolo Blizzard. Avendo avuto modo di provare alcuni dei nuovi contenuti durante la Beta, possiamo dire che le basi per riuscire bene, sopratutto dal punto di vista del gameplay, ci sono, molto dipenderà dalla cura che avrà il team di sviluppo nel portare avanti la storia e dalle tempistiche di rilascio di nuovi contenuti.