"I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi", assicurano le Autostrade
Si stavano facendo lavori di ristrutturazione al ponte crollato martedì mattina a Genova sull’A10: “sulla struttura – fa sapere Autostrade per l’Italia – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi”, assicurano le Autostrade.
I lavori erano stati annunciati il 3 maggio scorso e sarebbero dovuti terminare tra un anno. Sul sito della società si legge infatti che in quella data Autostrade per l’Italia del gruppo Aspi “ha aperto la pratica per affidare gli interventi di adeguamento strutturale del viadotto Polcevera al km 000+551 dell’autostrada A10 Genova-Savona”. Il progetto prevedeva infatti un sostanziale potenziamento degli stralli (gli elementi diagonali in cemento caratteristici del Morandi ndr) della prima campata, in analogia a quanto già fatto nella seconda. Non solo, c’era in programma anche il rifacimento di tutte le strutture in calcestruzzo e la sostituzione delle barriere bordo ponte in entrambe le direzioni di marcia. Il tutto per una spesa di oltre 20 milioni di euro, di cui 14.758.000 per lavori parte a corpo e parte a misura e 5.401.000 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.
Il viadotto, che nonostante l’età è considerato un’opera d’alta ingegneria, è lungo 1.182 metri ed alto tra i 45 e 55 metri dal piano viabile. Fu costruito con una struttura mista: cemento armato precompresso per l’impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile. “È un’opera che richiede continua attenzione e manutenzione” diceva a maggio l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, in un’intervista al Secolo XIX. “Comprendiamo il disagio, ma riteniamo che prima di tutto venga la sicurezza. Alla fine di questo intervento Genova avrà un’opera rinnovata”. “Non mi risulta che il ponte era pericoloso e che andava chiuso. Autostrade per l’Italia ha fatto e continua a fare investimenti“ dice oggi Castellucci. Costruito tra il 1963 e il 1967, il ponte Morandi, dal nome dell’ingegnere che lo progettò, “ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l’aumento dei costi di costruzione preventivati” diceva l’ingegner Antonio Brencich in un articolo pubblicato da Ingegneri.Info il 29 luglio di due anni fa.