Il ministro dell'Interno ha fatto sapere che, in caso l'imbarcazione dovesse attraccare in Italia, salterà l'intesa sull'accoglienza di 20 persone che erano a bordo dell'Aquarius
La nave Diciotti della Guardia costiera italiana ha soccorso un barcone con 190 persone a bordo (di cui 13 già evacuati per soccorso medico) e il Viminale chiede siano accolte da Malta. Dopo che nelle scorse ore era stato trovato un accordo sulla gestione della nave Aquarius con 141 migranti a bordo (di cui l’Italia ha accettato di accoglierne 20), ora il ministro dell’Interno riapre un nuovo fronte e ancora una volta con i vicini maltesi. “In Europa non cambiano mai”, ha scritto Matteo Salvini su Facebook. “È mio dovere informarvi che un barcone con 170 immigrati a bordo, ora in acque maltesi e in difficoltà, viene bellamente ignorato, anzi viene accompagnato verso le acque italiane, dalle autorità maltesi. Se questa è l’Europa non è la mia Europa. L’Italia ha già accolto, e speso, abbastanza. Sia chiaro a tutti, a Bruxelles e dintorni. Punto”. Fonti del Viminale hanno fatto sapere all’agenzia Ansa che, a fronte della disponibilità del governo di accogliere non più di venti immigrati che erano a bordo della Aquarius, se i 177 saranno dirottati in Italia Roma rimetterà in discussione la possibilità di partecipare alla redistribuzione delle persone che erano a bordo dell’Aquarius, così come annunciato da Malta nelle ultime ore”.
Secondo quanto si è appreso, la scorsa notte – intorno alle 3.40 – è stato effettuato il soccorso dei 190 migranti che erano a bordo del barcone, tutti portati sulla nave Diciotti della Guardia costiera italiana. Tra i naufraghi, sette persone necessitavano di soccorso medico urgente e sono state evacuate (nel caso dei minori, assieme ai familiari): si tratta di tre bambini affetti da scabbia, una donna che ha avuto un aborto spontaneo, un uomo con linfedema, uno con forti dolori addominali e un altro in stato di collasso. Il salvataggio, sempre secondo quanto è stato possibile ricostruire, è avvenuto in acque maltesi ed è stato coordinato dalle autorità di Malta fino dalle 20.53 di ieri. Il coordinamento di soccorso maltese ha poi fatto sapere che le persone all’interno del barcone erano state rifornite di acqua, cibo e giubbotti di salvataggio.
Alcune ore dopo, alle 3.07 della scorsa notte, il Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo, che al momento non conosceva la posizione delle navi di soccorso maltesi, è stato contattato dal barcone, dal quale si segnalava avaria al motore e infiltrazioni di acqua a bordo, anche a causa delle avversità atmosferiche. Durante le operazioni di recupero da parte della guardia costiera italiana è stata anche rilevata la presenza sconosciuta, nel buio, di un’altra imbarcazione non identificata. Alle 3.20 il Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo ha informato Malta della situazione. Alle 3.40 i 177 naufraghi, 137 uomini, 6 donne e 34 minori, sono stati portati a bordo della nave Diciotti; evacuati per soccorso medico gli altri 13. La Guardia costiera italiana ha quindi chiesto alla Valletta un porto dove sbarcare i naufraghi.