Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Molise e in Abruzzo. L’epicentro è in provincia di Campobasso a quattro chilometri a Sud-Est di Montecilfone dove già si era registrata un’altra scossa nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Il primo sisma è avvenuto alle 20.19 ed è di magnitudo 5.1, numero rivisto dopo l’iniziale 5.2 comunicato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa – seguita da altre 10 repliche, di magnitudo da 2.0 a 3.0 e una forte di 4.5 – è stata avvertita distintamente anche in Campania, in Puglia, fino all’hinterland romano. Il governatore della regione Donato Toma ha fatto sapere che al momento non ci sono notizie di “danni importanti” ad edifici o persone. Piccoli crolli di vecchie abitazioni, crepe nelle case, tegole cadute, lampioni a terra e il crollo di un muro in una masseria: questa è la situazione registrata in vari paesi del Basso Molise. Mentre i vigili del Fuoco informano che non sono pervenute richieste di soccorso in regione. Tanta paura tra i molisani nella zona a ridosso del litorale, in molti si sono riversati sulle strade per paura di crolli. Secondo l’Ingv, la dinamica del sisma è molto simile al terremoto che ha interessato la regione nel 2002, ma “la faglia è diversa”. Montecilfone si trova a 20 chilometri a nord di San Giuliano di Puglia, dove il terremoto del 2002 cancellò la scuola elementare, uccidendo 30 persone, 27 i bambini.
Epicentro a Montecilfone – A quanto si legge in un tweet dell’Ingv, l’epicentro è a circa 4 km da Montecilfone. La scossa, a 9 km di profondità, è stata largamente avvertita sia in Molise che nel resto del centro Italia ma, al momento, alla protezione civile nazionale non sarebbero stati segnalati danni né in Molise né in altre zone d’Italia.
#terremoto ML 5.2 ore 20:19 IT del 16-08-2018 a 4 km SE Montecilfone (CB) Prof=9Km https://t.co/8R853MD5lW
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 16 agosto 2018
Subito dopo la prima forte scossa, se ne è registrata una nuova anche a Guglionesi sempre in provincia di Campobasso, dopo pochi minuti dalla prima. Sono più di dieci le repliche con una magnitudo che va da 2.0 a 3.0. Oltre a Montecilfone e Guglionesi, il sisma ha coinvolto San Giacomo degli Schiavoni, tutti paesi in provincia di Campobasso. Un’altra forte scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata alle ore 22.22 di questa sera, sempre a quattro chilometri a sud est di Montecilfone e a una profondità di nove chilometri. Esattamente come la prima.
I Vigili del Fuoco via Twitter e la Protezione civile del Molise informano che non ci sono state richieste d’aiuto in zona, e non sono pervenute segnalazioni di gravi danni dovuti alla scossa di terremoto. “La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile”, ha fatto sapere la Protezione Civile nazionale che puntualizza: “Dalle verifiche effettuate l’evento sismico risulta avvertito dalla popolazione e sono in corso tutte le necessarie verifiche per eventuali danni a persone o cose”. “Per ora solo la caduta di alcuni cornicioni”, il tweet dei Vigili del fuoco.
#Terremoto 5.2 #Montecilfone (CB), al momento non sono pervenute richieste di soccorso, ne segnalazioni di crolli alle sale operative dei #vigilidelfuoco. Le squadre uscite in ricognizione hanno riscontrato per ora solo la caduta di alcuni cornicioni
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 16 agosto 2018
Il sindaco di Montecilfone – paesino molisano di 1300 abitanti – Franco Pallotta, a telefono con Skytg24, ha detto che la scossa si è sentita molto più distintamente dell’ultima, quella avvertita tra il 14 e il 15 agosto – ma non risultano strutture critiche. “La gente è scesa in strada – ha detto il primo cittadino – ma non ci sono segnalazioni di danni alle persone. Qualche muro vecchio è crollato, ma era già danneggiato”.
Paura in Basso Molise: in tanti per strada – Piccoli crolli, crepe nelle case, tegole cadute, lampioni a terra, queste le segnalazioni raccolte nel Basso Molise. Tanta la paura in regione, dove è ancora vivo il ricordo del sisma del 31 ottobre del 2002 quando a San Giuliano di Puglia, paese in realtà molisano, morirono sotto le macerie della scuola 27 bambini e un’insegnante. Oltre 3000 furono gli sfollati. A Campomarino sul litorale molisano – meta di vacanza – la paura per la scossa di oggi ha portato i villeggianti a scendere in strada per la paura dei crolli e il timore della caduta di oggetti. Il tremore è stato avvertito distintamente sulla costa, e si sono registrati anche dei malori. Nella località di villeggiatura gli abitanti si sono raccolti in piazza, su esortazione della Protezione Civile. Ma se a Campomarino non si segnalano danni, sembrano esserci varie segnalazioni di edifici critici a Palata, altra località molisana a circa 60 chilometri dal capoluogo di regione. Le prime ricognizioni hanno portato alla luce lievi danni alle case con crepe nei muri e danni interni alle abitazioni. La segnalazione più importante è quella che arriva dalla località Coppera, dove è crollato un muro interno in una masseria abitata. Al momento della scossa di 5.1, la famiglia riunita in casa per la cenare è riuscita raggiungere l’estero, mentre dentro la masseria è caduto un muro divisorio, arredi e stoviglie. Il sindaco del paese Michele Berchicci ha provveduto a trasferire il nucleo -un’anziana ultraottantenne con due figli di cui uno disabile – in un casolare vicino dove hanno trovato alloggio per la notte. “La situazione è critica – ha dichiarato il primo cittadino -. Sono rientrato un attimo a casa dopo il giro per il paese e ci sono molte lesioni. Anche in Comune ci sono crepe. Subito dopo la scossa di 5.1 è saltata la luce di telefoni non hanno funzionato”.
Gente in strada anche nella vicina Larino, dove al momento nessun danno a persone o edifici è stato rilevato. “Piccoli crolli ad Acquaviva Collecroce. Anche un lampione della pubblica illuminazione è caduto. La gente è tutta in strada, c’è molta paura“. A parlare è il sindaco del paesino molisano, Francesco Trolio poco dopo la forte scossa di terremoto. Mentre a Guardialfiera, paese a 40 chilometri da Campobasso e 20 dall’epicentro – è crollato Crolla un muro di un’abitazione in fase di ristrutturazione, lesionata dal precedente sisma del 2002- Diverse pietre e tegole sono cadute da varie abitazioni del paese, tanto che il Sindaco Vincenzo Tozzi è già in contatto con i Vigili del Fuoco per un sopralluogo domani mattina. “La scossa è stata molto forte – ha commentato -, siamo tutti in strada. Domani faremo delle nuove verifiche”. Tanti sono i molisani che scelgono di passare la notte fuori per paura di essere colti nel sonno da nuove scosse. In molti hanno lasciato le zone costiere per tornare nelle abitazioni dell’interno.
Il governatore Toma: “Al momento non registriamo danni importanti”- Nessun danno importante ma soprattutto “non sono segnalati danni alle persone”. Ad affermarlo è lo stesso governatore del Molise Donato Toma. Che tranquillizza: “Stiamo coordinando i controlli con tutti i sindaci interessanti, non si registrano danni importanti”. “I sindaci – assicura il presidente – sono al lavoro sul territorio, insieme alla protezione civile e ai vigili del fuoco, che sono oramai all’erta da diversi giorni, senza sosta. Io sto coordinando le operazioni, siamo in contatto costante e fortunatamente fino a questo momento posso dire che si segnalano solo danni di poco conto”.
“Stessa dinamica del sisma di San Giuliano di Puglia” – L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha parlato di dinamica simile a quella del terremoto del 2002, che ha interessato la regione molisana. Il terremoto avvenuto alle 20:19 del 16 agosto, secondo il presidente dell’Istituto Carlo Doglioni, però è “sicuramente di una faglia diversa”. Stando alle prime stime, si è mobilitata un’area di circa 10 chilometri quadrati. La zona colpita oggi si trova infatti 20 chilometri a Nord rispetto a San Giuliano di Puglia. La dinamica è simile, ha spiegato, perché “si tratta di un fascio di faglie orientato in direzione Est-Ovest con un movimento di tipo trascorrente”, nel quale la crosta terrestre si muove in modo orizzontale. E’ una dinamica diversa rispetto a quella del terremoto di Amatrice, dove il movimento della crosta terrestre è di tipo estensionale. Dopo l’evento sismico delle 20.19 di magnitudo 5.2 a Montecilfone, in provincia di Campobasso, l’Ingv ha registrato dieci repliche più lievi nella zona: di magnitudo 2.8 a sei chilometri da Montecilfone alle 20.26; 3.0 a 6 chilometri da Guglionesi alle 20.30; 2.5 a 4 chilometri da Guglionesi alle 20.30; 2.5 a 4 chilometri da Guglionesi alle 20.38; 3.0 a 5 chilometri da Montecilfone alle 20.43; 2.1 a 6 chilometri da Montecilfone alle 20.45; 2.5 a 4 chilometri da San Giacomo degli Schiavoni alle 20.58; 2.0 a 6 chilometri da Montecilfone alle 21.08; 2.0 a 4 chilometri da Guardialfiera alle 21.11; 2.0 a 4 chilometri da Palata alle 21.11.
Dalla Puglia all’Abruzzo, il sisma avvertito in tutto il centro – La scossa è stata avvertita in maniera sentita anche in Campania la scossa di terremoto di magnitudo 5.2 che ha colpito poco prima delle 20.20 la provincia di Campobasso. La sala di monitoraggio dell’Osservatorio vesuviano – informa la direttrice, la professoressa Francesca Bianco – è subissata dalle telefonate di cittadini preoccupati. Ampia l’area in cui il sisma è stato avvertito. A Napoli città come nell’entroterra vesuviano, ma anche nelle zone interne dell’Avellinese e del Sannio. Al momento non si ha notizia di danni a cose o persone. Nel capoluogo partenopeo la scossa è stata avvertita anche ai piani più bassi degli edifici. Sono centinaia le telefonate giunte al numero di emergenza del 115, in pochi minuti anche in Puglia. La scossa breve, ma intensa è stata avvertita anche ai piani bassi a Bari, Bitritto, Canosa e Foggia. Il terremoto è stato sentito distintamente, oltre che nel Reatino, nelle province di Latina e Frosinone, fino nell’hinterland romano.