L’attesisissimo esordio di Dazn – che, come la conduttrice Diletta Leotta ci ha insegnato, si pronuncia Dazòn – si è rivelato un flop. Sabato sera infatti, l’avvio del campionato di Serie A è coinciso anche con l’esordio in Italia della nuova piattaforma streaming che si era aggiudicata il primo big match del campionato, Lazio-Napoli. Solo che vedere la partita è stata un’impresa da incubo per molti tifosi: ritardi nella connessione, interruzioni improvvise e come se non basasse, i gol venivano anticipati dalle notifiche delle altre appliazioni a causa dello streaming rallentato. Problemi che hanno scatenato l’ironia dei tifosi sui social.
E quindi su #DAZN non si vede un #CAZN? #LazioNapoli
— Andreamaria Pepparo (@ampepparo) 18 agosto 2018
Cari @DAZN_IT ,gli highlights di Lazio Napoli si possono vedere? O c’era solo la diretta e i diritti degli highlights li ha presi History Channel?
— Nicola Savino (@NicoSavi) 18 agosto 2018
Forse su schermi piccoli (tablet, laptop) #DAZN ha buona qualità ma sui TV è imbarazzante. Fps bassi, fluidità tremenda, sembra la PlayStation
— Marco (@marco_wp) 18 agosto 2018
#Dazn da me scatta da morire su Smart TV, con una qualità video che sembra un 3310 a colori. Partenza razzo. #LazioNapoli
— Marco Mottura (@_Mdk7_) 18 agosto 2018
Ciao @skysport, paga quel che devi a @DAZN_IT e riporta tutta la @SerieA dove merita. Non guardavo una partita in queste condizioni da Roja 2007.#Dazn #LazioNapoli
— nonleggerlo (@nonleggerlo) 18 agosto 2018
Questo è’ assolutamente INACCETTABILE @DAZN_IT @DAZN_HELP_ITA #LazioNapoli pic.twitter.com/7hjoaX0MRH
— Roberto Atzori (@RobertoAtzori) 18 agosto 2018
Il direttore di Dazn, Marco Foroni, contattato dal Corriere della Sera, ha replicato dicendo che “i nostri tecnici non ci hanno segnalato particolari problemi, per noi gli accessi sono stati regolari e fluidi. Come prevedibile, abbiamo riscontrato un incremento delle registrazioni e degli accessi nelle ore e nei minuti precedenti al calcio d’inizio di Lazio-Napoli”. E l’ironia degli utenti su Twitter ovviamente non ha risparmiato Diletta Leotta, volto e simbolo di Dazn. Così, c’è stato chi invitava quantomeno a sfruttare il blocco delle immagini per indugiare sulle forme della bionda conduttrice e chi invece si è detto preoccupato perché da ora in poi rischia di doverla guardare in bassa definizione.
Ma almeno #dazn quando ti devi bloccare x almeno 30 minuti con il fermo immagine,fallo sulle zizze della #leotta e che sfaccimmm
— Nap_Doc (@GiuseppeMaiori4) 18 agosto 2018
A me questa cosa che su #DAZN le partite si vedano male preoccupa poco…. Più che altro mi preoccupa il fatto di vedere la #Leotta in bassa definizione…. #SerieA
— Riccardo Delprato (@RDelpryDefa) 19 agosto 2018
Ciao @skysport, paga quel che devi a @DAZN_IT e riporta tutta la @SerieA dove merita. Non guardavo una partita in queste condizioni da Roja 2007.#Dazn #LazioNapoli
— nonleggerlo (@nonleggerlo) 18 agosto 2018
La pay per view del gruppo inglese Perform punta a replicare nello sport il successo del modello Netflix con cinema e tv ma con un esordio così la rivoluzione è rimandata, anche se – a detta degli stessi utenti – il servizio ha invece funzionato bene su tablet e smartphone, piattaforme per le quali è stato creato. Una vera beffa per gli amanti della tv da salotto, a molti dei quali l’impatto visivo ha ricordato i primi anni Novanta. Apprezzatissima invece l’assenza di pubblicità, con la voce nota di Pierluigi Pardo e il commento durante l’intervallo di Diletta Leotta e Andrij Shevchenko. Dazn ha comprato i diritti per trasmettere tre partite a giornata della Serie A 2018/2019 (114 in tutto), visibili esclusivamente con una connessione internet: un fatto che aveva suscitato da subito molte critiche.