Emeline Grier aveva solo 19 mesi quando lo scorso giugno è scivolata e annegata nella piscina dei vicini a Coto de Caza, a sud di Los Angeles. La sua storia aveva fatto il giro del mondo e ora i genitori Bode Miller, l’ex campione di sci americano, e la moglie Morgan, modella e pallavolista, rompono il silenzio e pubblicano sui social alcune foto per mettere in guardia “genitori e zii, chiunque” del pericolo che si nasconde nell’acqua.
“Per favore, non limitatevi a legare l’immagine visiva dell’acqua al vostro senso del pericolo”, ha scritto su Instagram la Miller. “È importante cercare di capire che il 70% degli annegamenti avviene quando si crede che i bambini non siano vicino all’acqua. Quando si crede che siano nella stanza dei giochi o seduti sul divano a guardare la televisione. Siate sempre consapevoli dei rischi insiti nell’acqua e frapponete quante più barriere (lucchetti, allarmi, piccole recinzioni) tra i bambini e la piscina. Può succedere tutto velocemente e cambiare la nostra vita per sempre“.
Tra le foto pubblicate, anche una in cui si vede Morgan Miller con la figlioletta tra le braccia, mentre i medici cercano disperatamente di salvarla: un’immagine molto forte e un messaggio di amore verso la sua bambina. “Vorrei poter avere un altro giorno per stringerti, ma fino a quel giorno, continuare a lavorare su di me e darmi la forza di diffondere consapevolezza, amore mio”, ha scritto la pallavolista e modella, sotto la foto della piccola Emeline tra le sue braccia, intubata, mentre cercavano senza successo di rianimarla.
La Miller, che in un altro post Instagram ha spiegato come l’annegamento sia tra le principali cause di morte nei bambini di età compresa tra gli 1 e i 4 anni, ha lanciato con il marito Bode una start-up volta a sviluppare tecnologie in grado di prevenire tragedie di questo tipo. Usando l’intelligenza artificiale, i due hanno creato dei controlli sofisticati da inserire nelle proprie piscine.