Perché uno degli uomini più potenti del mondo ha deciso di recarsi in una remota località della campagna austriaca per partecipare alle nozze di una ministra degli Esteri, con la quale non sembra avere stretti rapporti personali? E’ quanto si chiedono molti commentatori in Austria dopo l’annuncio del Cremlino che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe partecipato alle nozze della 53enne Karin Kneissl.
“Si tratta principalmente di un evento privato e di una visita personale. Non cambierà le posizioni di politica estera dell’Austria”, afferma un portavoce del ministero degli Esteri di Vienna, rispondendo alle polemiche sollevate dalla partecipazione di Putin al matrimonio, dove era presente anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz.
L’invito, mentre l’Austria è presidente di turno dell’Ue, ha intanto provocato proteste dall’Ucraina. “Se inviti Vladimir Putin al tuo matrimonio, non sei più neutrale. D’adesso in poi l’Austria non può più essere un mediatore per l’Ucriana. Punto”, ha twittato la presidente della commissione Esteri del parlamento di Kiev, Hanna Hopko. Vienna è uno dei pochi paesi europei che non hanno espulso diplomatici russi come ritorsione per l’avvelenamento dell’ex spia russa Sergey Skripal a Salisbury con l’agente nervino Novichok. Secondo l’analista austriaco Gerhard Mangott, esperto di Russia, Putin vuole impedire che l’Europa si allinei alle nuove sanzioni antirusse decise la settimana scorsa dal presidente americano Donald Trump. E la sua presenza alle nozze, argomenta, “alimenta il sospetto che il nostro paese sia il cavallo di troia della Russia”.
La Kneissl è stata portata al governo dal partito populista di estrema destra Fpoe, anche se è una indipendente. Il Fpoe, alleato con il partito Popolare del cancelliere Kurz, ha firmato un accordo di cooperazione con il partito Russia Unita di Putin e più volte si è espresso contro le sanzioni alla Russia decise dall’Ue per l’annessione della Crimea.