La svalutazione del peso e l'inflazione piegano gli argentini: oltre 7500 persone, dopo avere perso la casa, sono costrette dal freddo a rifugiarsi ogni notte nei bancomat delle banche e negli ingressi della metropolitana della capitale sudamericana
Il peso, la moneta nazionale, nell’ultimo anno ha perso circa il 70% del suo valore, e l’inflazione annuale supera il 30%. Quasi il doppio di quanto previsto dal governo di Mauricio Macri. E la crisi argentina piega anche i suoi cittadini: oggi a Buenos Aires sono 7500 le persone che, dopo avere perso la casa, sono costrette dal freddo a rifugiarsi ogni notte nei bancomat delle banche e negli ingressi della metropolitana della capitale. Secondo quanto riferito dal portale argentino Pagina 12, l’ultimo censimento sul tema ha rivelato che nel 2017 5.872 persone vivevano in strada a Buenos Aires.
Nella città ci sono tre strutture per i senzatetto, due per gli uomini e una per le donne, tuttavia molti rimarrebbero fuori perché ogni giorno bisogna fare la fila per poter entrare e passare la notte nei centri, che hanno una capacità di accoglienza limitata. “Nell’ultimo anno, il numero di persone rimaste alle intemperie è cresciuto di quasi il 30%, e altri 20mila sono a rischio di rimanere per strada“, ha riferito il giornale argentino, sottolineando che l’anno scorso il 20% degli intervistati nel sondaggio era diventato senzatetto di recente, mentre quest’anno la percentuale è aumentata del 30%.