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Giusy Ferreri fa un tributo ad Aretha Franklin ma la sua esibizione scatena le polemiche: “La peggiore per rappresentare la migliore”

Io non so chi cavolo ha scelto di fare questo grande insulto alla memoria di una delle più grandi cantanti della storia della musica" dice in un video diventato virale la cantante americana Cheryl Porter

“Un insulto alla musica”: così è stato definito dal web il tributo di Giusy Ferreri ad Aretha Franklin, scomparsa il 16 agosto a Detroit. Dal palco del Deejay on stage, evento organizzato da radio Deejay a Riccione, la cantante lanciata dalla prima edizione di XFactor è stata infatti chiamata a realizzare un tributo ad Aretha assieme a Takagi & Ketra (i produttori con cui sta dominando le chart con Amore e capoeira) e la band degli Street Clerks (il gruppo ospite fisso di E poi c’è Cattelan).

La performance, messa in piedi in poco tempo visto che era il giorno stesso della scomparsa, non è stata affatto apprezzata dal web. Anzi, ha scatenato molte polemiche. I cantanti non hanno avuto il tempo di fare delle prove prima dell’esibizione, il che ha inevitabilmente inciso sul risultato finale. Non solo, a scatenare le ire degli utenti è stata la scelta di Giusy Ferreri di portare con sé alcuni fogli con il testo delle due canzoni da lei eseguite, “Think” e “I say a little prayer”.

Ma non finisce qui, perché successivamente è intervenuta anche Cheryl Porter, cantante statunitense trasferitasi in Italia, che ha pubblicato un video che ha fatto il giro del web in cui viene spiegata la gravità dell’accaduto: per l’artista infatti, Giusy e gli altri avrebbero mancato di rispetto ad uno dei personaggi più importanti per la comunità americana e afroamericana. 

“Io non so chi cavolo ha scelto di fare questo grande insulto alla memoria di una delle più grandi cantanti della storia della musica” dice nel video Cheryl Porter. “Siamo a livelli bassissimi. Spero potete capire la gravità di questo grave insulto” continua. “Mancanza di rispetto, mancanza di preparazione. Con tutti i cantanti che ci sono proprio la peggiore per rappresentare la migliore – incalza-. Stiamo parlando della donna che ha rappresentato la liberazione, l’educazione, la forza delle donne, una cultura sottovalutata per tanti anni in schiavitù, la prima voce di liberazione. Io voglio qualcuno che chieda scusa per questo insulto alla memoria di Aretha Franklin” conclude la cantante.