“Ore 7.00, inizio riprese nuove puntate. Primo ciak #F&M #Florence @arcobalenotre”. Con poche righe su Instagram, accompagnate da una foto, il produttore Lucio Presta ha annunciato così il via alle riprese del docufilm sulle bellezze di Firenze condotto da Matteo Renzi. Nello scatto si vede l’ex premier ed ex segretario del Pd in posa davanti alle telecamere, con abito scuro e camicia bianca.
Le prime riprese di domenica si sono svolte in Santa Croce e poi al Ponte Vecchio, mentre oggi Renzi dovrebbe girare a Palazzo Medici Riccardi, là dove iniziò la sua carriera politica come presidente della Provincia di Firenze. Previsti poi altri set in Duomo, agli Uffizi, alla Galleria dell’Accademia, a San Miniato e a Palazzo Vecchio, anche nella sala di Clemente VII, il suo ufficio di quando era sindaco della città. Alcuni scorci delle location scelte per le riprese sono stati anticipati su Instagram sempre da Presta.
Palazzo Vecchio ha fornito una serie di precisazioni, a cominciare dal canone Cosap: essendo le riprese in piazza Duomo inferiori a tre giorni, il regolamento comunale non lo prevede. Ancora, la piazza sarà chiusa, spiega il Comune, unicamente nei momenti di sorvolo di un drone: per il resto del tempo garantito il passaggio pedonale su tutta la piazza. Le riprese saranno fatte anche dentro la cattedrale, non nel campanile di Giotto. Il 22 si girerà poi a Palazzo Medici Riccardi, nel giorno di chiusura del museo, dalle 18 alle 22. E naturalmente riprese anche dentro Palazzo Vecchio, il 23, giorno di chiusura del museo. In questo caso, si spiega dal Comune, è stato applicato un canone triplo rispetto all’ordinario perché il documentario potrà avere un’eventuale distribuzione all’estero.
Non si sa ancora infatti, quando e dove andrà in onda questo docufilm. Poco prima di Ferragosto Mediaset ha fatto sapere di non essere interessata all’acquisto: proprio il Biscione era dato tra i principali acquirenti del documentario in otto puntate prodotto dall’Arcobaleno Tre di Presta. Una battuta d’arresto che sorprende visto che solo a metà luglio la firma per l’acquisto sembrava imminente con il benestare divertito, come riportato il 10 luglio da il Fatto Quotidiano, dello stesso Silvio Berlusconi. Presta ha fatto sapere che punterà sull’estero e offrirà il prodotto a piattaforme di diverso tipo.